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L'IPERICO

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Indice
L'IPERICO
L'iperico nella sua varietà
Coltivazione dell'iperico
L'emulsio dell'Iperico
L'Iperico negli stati emozionali
L'iperico fiore californiano
Componenti chimici dell'Iperico
Attività Anti-depressive e psicotrope
L'iperico in medicina energetica
Repertorio dei sintomi
Tutte le pagine

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Questa nobile pianta appartiene proprio al lato luminoso della vita terrestre. Le sementi germinano soltanto alla luminosità; nei luoghi scuri, nell’umidità, possono soggiornare per anni senza produrre nulla. iperico_semi

L'Iperico pianta della Luce

Le  foglie, piccole e serrate mostrano delle ghiandole nere che contengono  un pigmento rosso chiamato  ericina; osservate in trasparenza,  presentano punteggiate di ghiandole  traslucide, piene di olio. I cinque petali non hanno  ma simmetrica una delle loro  tà è più importante dell’altra, un  come in una elica d’aereo il che dà al fiore l’aspetto di una ruota luminosa, solare, pronta a girare dolcemente.

Questa rotazione, si produce al momento della sbocciatura, poiché nel bocciolo tali sono ripiegati a spirale, gli uni contro gli altri. I numerosi stami o raggruppati in tre fasci; lo stigma è a tre lobi. La capsula, a forma cuore appuntito, nasconde alcuni semi nerastri, leggeri, lunghi appena qualche millimetro. Così, in questa pianta tutto tende verso l’alto, verso la luce.. Il fiore annuncia il solstizio d’estate, il tempo di San Giovanni, e la luminosità totale del sole vi si incarna.

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L’iperico si riconosce da lontano grazie al suo portamento slanciato piramidale, strettamente innalzato, dallo stelo resistente, all’armonia di tutto il suo aspetto. In autunno, il rizoma emette nuovi germogli, provvisti di foglie basali che passeranno l’inverno.

L’iperico gode di una grande reputazione. Paracelso ha decantato le sue lodi. A quel tempo si sapeva interpretare il linguaggio reale del bene e del male. Più tardi, si è voluto apprezzare solo ciò che può manifestarsi ai sensi materiali; non si è più compresa questa pianta e la si è dimenticata, sebbene nelle campagne si continuasse a raccoglierne i fiori, che venivano immersi nell’olio e lasciati all’esposizione della luce solare, per poi ottenere un liquido rosso, vulnerario, efficace anche contro le scottature, i dolori nevralgici e i crampi.

iperico_fiori_tnFu soltanto quando le analisi chimiche vi scoprirono tutta una serie di sostanze interessanti tra cui, l’ipericina, che è un colorante dotato di una fluorescenza intensa. Questa sostanza, se ingerita a piccole dosi dagli animali, non fa loro alcun danno finché li si tiene all’oscurità; ma appena li si mette fuori alla luce, provoca in loro dei gravi fenomeni patologici che terminano con delle convulsioni e la successiva morte.

Dopo aver brucato quantità eccessive di iperico, gli animali a righe o macchiettati di scuro e di chiaro possono infiammarsi gonfiando unicamente nelle loro parti chiare. Le pecore nere possono essere indenni, mentre le pecore bianche muoiono; così, sotto l’azione dell’ipericina, la luce si tramuta in veleno.

Il processo superficiale della pelle  generalmente fa da barriera all’entrata della luce, la modifica e la “assimila”, ma in questa circostanza è infranto.

La luce entra nell’organismo come un corpo esterno disturbante contro il quale egli reagisce, automaticamente, con l’infiammazione e con un rafforzamento del processo impetuoso del sangue.

L’iperico, consacrato istintivamente ai processi luminosi del solstizio, li ha assorbiti, ed ha depositato le loro sovrabbondanze nel colorante rosso che sprigionano le sue piccole ghiandole, in apparenza nerastre.


iperico_gemme2_tnRudolf Steiner ha paragonato l’azione curativa dell’iperico a quella dell’arsenico, che è una delle medicine minerali più potenti. L’arsenico “energetizza il corpo astrale”.

Vi scatena un moto possente, anche se di breve durata. Da questa azione predominante derivano le azioni terapeutiche secondarie: fortificazione della nutrizione, stimolazione della genesi sanguigna e della coscienza.
Somministrato con misura, l’arsenico è una essenza grazie alla quale il corpo astrale può immedesimarsi più fortemente e amministrare il fisico con più vigore. Il corpo astrale si incorporea prima nell’organismo aereo dell’uomo, poi conquista il liquido e il solido nella misura in cui essi si collegano all’aria.

L’arsenico è un semi-metallo che si volatilizza molto velocemente in materia aeriforme dall’odore sulfureo, come quello dell’aglio, senza liquefare; sfugge dunque lo stato liquido e tende violentemente allo stato gassoso. Quando si associa ad altri metalli, annulla la loro liquidità interna, la loro plasmabilità e la loro duttilità, li rende duri, ma estremamente fragili.

Per questo fatto, è un  farmaco che rinforza l’impegno che esercita il corpo astrale per assoggettare i processi eterici, temperare la vita liquida, produrre degli assestamenti che mostrano questo ambito superiore dell’anima.

iperico2Riguardo al passaggio dalla Terra, liquida e animata in modo primitivo, verso un  “precipitato” che si specializzò come mondoiperico3 minerale, si può dire che si ebbe una “arsenizzazione”, che ebbe come equivalente la comparsa delle forme animali superiori.

Ora, la sostanza amara ricavata dall’iperico agisce come l’arsenico sulla instabilità intrinseca del corpo eterico, ma in una maniera più prolungata. Con questo rimedio si possono trattare i bambini che fanno la pipì a letto, cioè quei bambini che persistono nel conservare la condizione quasi-vegetale, istintiva, del bebè e non vogliono disciplinare consapevolmente le loro secrezioni liquide.

Si può poi ricordare l’azione dell’essenza di iperico sul sistema del calore e sul organismo dell’Io, associata a quella del carotene colorante giallo (tipico dei vegetali) che guida la nutrizione ed il catabolismo fino ai nervi e al complesso dei sensi.

Questo fa dell’iperico un rimedio particolareggiato in caso di lesioni ai nervi, sia dovute a ferite (commozioni cerebrali e del midollo spinale) sia causate da carenze alimentari.

iperico_frutto_tnPer uso esterno, l’iperico viene usato vantaggiosamente come rimarginante per le cicatrici, ed in particolare sulle scottature e le piaghe. Inoltre serve a rinforzare il corpo astrale nella zona sessuale (disturbi mestruali e della menopausa, ecc.); l’iperico «è un rimedio difficilmente sostituibile con altri, e che dovrebbe essere riconosciuto in tutta la sua grandezza» (“Die Heilkunst”, 1951, n. 4, Ediz. J. Klosa).

«I risultati dell’ipericina possono essere paragonati a quelli della terapia ferro-arsenicale. L’iperico, in quanto psicotonico vegetale (non dimentichiamo che da vigoria al corpo astrale, quindi alla psiche), ha anche il vantaggio di essere innocuo.

 

 



Ultimo aggiornamento Martedì 21 Luglio 2009 22:32  

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