Attività Anti-depressive e psicotrope
Tra le più comuni malattie psichiatriche oggi vi sono depressione, mania, (anormale esaltazione con irritabilità ), disturbo affettivo bipolare, caratterizzato da oscillazioni tra depressione e mania, e la schizofrenia. Una delle più note (ma contoverse) teorie ipotizza che la depressione è causata da carenza o da minore efficacia della noradrenalina e della serotonina, che agiscono sulla trasmissione degli impulsi nervosi(neurotrasmettitori), in particolare sulle vie nervose. Un metodo per il trattamento della depressione utilizza il monoamino ossidasi (MAO) che inattiva uno degli inibitori degli enzimi responsabili della monoamino ossidasi (un precursore) che provoca l'aumento della concentrazione di neurotrasmettitori nel sistema nervoso centrale.
Per le notizie tramandate storicamente e dalle tradizioni popolari l'Erba di S. Giovanni era infatti utilizzata in alcune condizioni psichiatriche, è stata testata per l'attività  anti MAO. Suzuki, et altri autori (1984), in uno sforzo internazionale, in primo luogo hanno dimostrato che gli xantoni, comuni nelle Guttiferae (la famiglia dell' Erba di S. Giovanni) e nelle GENTIANACEAE (Genziana e famiglia), inibiscono sia il tipo A che B della monoamino ossidasi.
Tra questi composti vi è la isogentisina, che è stata trovata in alcune specie di Hypericum, ma non H. perforatum. Un ulteriore studio da parte del medesimo gruppo ha rilevato che l'ipericina da H. perforatum inibisce irreversibilmente il tipo A e B MAO in vivo. Gli autori sottolineano, tuttavia, che, sebbene questo studio è suggestivo, nessuna conclusione definitiva può essere ancora stabilito in materia sull' Erba di S. Giovanni ed in particolare seulla sua attività antidepressiva.
Una sostanza standardizzata (ipericin) estratta dall' H. perforatum è stata testata in vari soggetti animali in genere utilizzati per la determinazione delle attività antidepressive, ed è stato sperimentato per migliorare l'attività sperimentale sui topi in un ambiente strerssante, si è visto che ha aumentato il sonno in misura stupefacente nel tempo riferito alla dose, e ha dimostrato antagonismo con la reserpina diminuendo il comportamento aggressivo nei topi maschi socialmente isolati.
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