La malattia oggi, non fa più parte dell'ordine naturale delle cose
LA MEDICINA AFFETTIVA O DEL SENTIMENTO
La messa in questione dei valori tradizionali sommata all'incertezza e al disorientamento delle nostre normali condizioni di vita sta comportando, per molti di noi, una perdita di principi di riferimento, confusione e disorientamento. Per cui sono sempre più diffuse le esperienze esagerate, che si drammatizzano in ogni situazione conflittuale - sia in ambito professionale che familiare - e soprattutto ogni volta che vi è un aggravamento o perdita di salute.
La malattia non fa più parte dell'ordine naturale delle cose, non è più una crisi occasionale con un processo di entrata, di durata per il tempo necessario e infine di uscita dalla situazione di infermità. Le ricadute tendono sempre più frequentemente alle recidive fino alla determinazione di uno stato di cronicità e di precipitazione nella gravità massima della patologia.
Nel campo della malattia, specie nei nostri paesi occidentali, viviamo nell'era della cronicità: oggi stiamo lentamente morendo, la malattia la viviamo come pericolo mortale, la paura della morte non è mai stata così presente e minacciosa.
Le depressioni si moltiplicano e le invocazioni di aiuto come le espressioni di disperazione vengono soffocate. Chi oserebbe infastidire e importunare la Scienza?
Numerosi psicologi e sociologi ci hanno mostrato, negli ultimi anni, che il rapporto con la malattia è un fatto di cultura, una cultura diffusa anzitutto attraverso le relazioni sociali, il “nucleo familiare”, le amicizie, le affinità di pensiero, di emozioni e sentimenti.
Le nostre crisi temporanee o transitorie di adattamento e di compensazione non sono tutte e solo sul piano psichico. Nondimeno, sono comunque fonte di angoscia, dissidio cognitivo e potenziali di conflitti in ogni caso psicosomatici. Questo "malessere" ricorrente è sistematicamente accompagnato da quelle che vengono comunemente chiamate "somatizzazioni". Questi “piccoli” disturbi sono la causa frequente di consultazione in medicina generale, per i “grandi” disturbi allora si ricorre ai grandi specialisti, e quindi ai cosiddetti farmaci “d'urto”.
Di fronte a questo tipo di paziente, ci sono due possibili atteggiamenti del medico di base. O ci si accontenta di una ricetta allopatica secondo i protocolli, accompagnata da qualche consiglio per una vita sana. Oppure si chiede perché il suo paziente sta soffrendo, continua a soffrire, e se per quel paziente non esista una cura che sia specifica per lui, e che corrisponda alla sua specifica situazione. Per “specifico” intendiamo: che tiene conto della totalità dell'esperienza del paziente, della sua sensibilità, della consapevolezza del suo stato (reattività, affettività, attenzione, identificazione, immaginazione, presenza) e non solo della sua esperienza patologica.
Un simile tentativo di patogenesi ha messo a disposizione ai medici omeopati, consapevoli della importanza del considerare i “sintomi psichici”, una particolare Materia Medica degli aspetti mentali corrispondente a ciascun rimedio.
Crediamo di poter andare oltre. Proclamiamo la Medicina Senti-Mentale, cioè la medicina anche del sentire (il soggettivo grado di prestare ascolto del proprio mondo) accomunata a quella solo mentale (il rigoroso razionale metodo scientifico).
Crediamo che sia possibile per noi invocare il primato dell'affettivo sul somatico, e trovare l'impronta dell'affettivo (senti-mentale) sugli organi e funzioni biologiche, con la ricerca del primo, o principale “shock” affettivo in genere sepolto, eliminato dalla coscienza e respinto nel subconscio o anche nell'inconscio.
Ci siamo subito resi conto che la scelta dei rimedi difficilmente corrispondeva all'uso della medicina erboristica tradizionale. Inoltre, lo stesso rimedio può corrispondere a contesti clinici molto differenti.
Allo stesso tempo, coloro che sono stati trattati ci hanno raccontato, oltre progresso della loro patologia, di cambiamenti inaspettati o sorprendenti nella loro vita emotiva, senti-mentale, a volte interessando campi e situazioni che non erano state menzionate durante la consultazione.
Siamo riusciti, alla fine di dieci anni di esperienza, a dare per ogni pianta o famiglia di piante che dobbiamo utilizzare, la sua peculiarità emotiva, per sapere che tipo di conflitto o disagio è in grado di aiutare a risolvere.
Questo metodo è molto più vicino all'omeopatia che alla fitoterapia tradizionale. Quando indichiamo una determinata pianta, è possibile che copra la patologia elencata, ma è anche possibile che non corrisponda ad alcuna indicazione farmacologica abituale.
Ora vediamo alcuni esempi di questo particolare approccio:
APOCINACEE
CARATTERISTICHE AFFETTIVE DELLA FAMIGLIA
Orgoglio, Amor proprio, presuntuoso, geloso. Vanità, smanioso di lode. Crede di essere ricco di tutte le qualità, pregi al massimo grado. Non tollera la rivalità.
Alcuni rappresentati di questa famiglia:
1. ASPIDOSPERMA QUEBRACHO, QUEBRACHO, QUASSIO
Indicazioni affettive:
Selvaggio e oscuro, come tutto ciò che riguarda la sua genealogia famigliare. Al di sopra anche dell'aristocrazia, non accetta di occuparsi di miserie e obblighi degli spregevoli umani. Orgoglio iconoclasta; Si considera più realista del re e si isola in una grandiosa solitudine.
Indicazioni cliniche: Indicazioni cliniche: Asma. Asma cardiaco. Febbre.
Caratteristiche: Quebracho è un rimedio brasiliano per la febbre dal quale è stato isolato l’alcaloide Aspidospermina. Questo si trova in piccoli cristalli bianchi, molto brillanti, scarsamente solubili in acqua, facilmente solubili in alcol ed etere. Hale dice che Quebracho produce negli animali paralisi respiratoria, cuore rallentato, e paralisi delle estremità. Da sollievo alla dispnea nella tubercolosi e nella pleurite, ma senza influenzare la febbre.
2. CATARANTUS ROSEUS, VINCA ROSEA, PERVINCA TROPICALE
Indicazioni affettive:
Integralismo, acredine, ostilità che lo spinge a rompere con un mondo carico di miasmi deleteri, governato dallo smarrimento. Si esaltò e si lodò per aver causato fratture, separazioni. Una figura da un pontefice.
PROPRIETÀ:
- citostatiche.
INDICAZIONI
- morbo di Hodking
- leucemie
- alcuni cancri, tumori.
a) Uso esterno:
- piaghe, ecchimosi, ingorghi lattei
- angine.
B) la vincamina (uso interno)
- sclerosi cerebrale, soprattutto:
- insufficienza cerebrale (vertigini, ronzio alle orecchie, disturbi della memoria, difficoltà di concentrazione, instabilità)
- diminuzione delle facoltà intellettuali della 3~ età, geriatria (R. Hugonot)
- sintomi cefalici dell'ipertensione arteriosa (cefalee, vertigini, ronzio d'orecchi)
- conseguenze di crisi acute dell'insufficienza cerebrale e dei traumi cranici
- insufficienza delle coronarie
sindromi arteriche (azione periferica)
- complicazioni vascolari retinici
- vertigini di Ménière
- postumi di chirurgia otologica.
3. ALLORO ROSA, NERIUM OLEANDER, OLEANDRO
Indicazioni affettive:
Dal momento che il suo valore personale lo pone al di sopra di tutti gli altri, perché dovrebbe accettare un'autorità diversa dalla sua? Confonde il cinismo, la freddezza con uno spirito di arguzia, ma è piuttosto scaltro solo quando si tratta di imporre il suo potere; annuncia previsioni, avvertimenti, profezie volte a provare l'acutezza delle sue analisi, mette in scena,in modo teatrale le molteplici sfaccettature della sua personalità, che inventa da zero.
Indicazioni cliniche: Cefalea. Cervello, affezioni della Colonna vertebrale, affezioni come eruziione del Cuoio capelluto. Donne che allattano, affezioni come Eczema. Intorpidimento. Iperestesia. Lienteria. Lingua patinata, secca. Memoria, indebolita. Palpitazione. Paralisi. Pericondrite. Reumatismo. Spasmi. Strabismo. Sveni mento. Vertigini.
Caratteristiche: 0leander, che è uno dei rimedi sperimentati da Hahnemann, è stato riconosciuto essere un potente veleno fin dall’antichità. Nelle isole di Capo Verde i petali dei germogli di 0leander vengono usati con la buccia di arancia essiccata in tutti i tipi di febbre per stimolare la sudorazione ed eliminare il rash. In animali avvelenati con esso, il cuore si paralizza, prima le auricole, poi tutto il cuore. Indispensabile in alcuni tipi di disturbi mentali, per esempio assenza mentale, e in alcuni tipi di paralisi indolore, nelle eruzioni della testa e in alcune affezioni esterne della testa. Evacuazione involontaria di feci e di urina. La digestione è paralizzata, e il cibo passa del tutto non digerito.
4 - RAUWOLFIA SERPENTINA, RAUWOLFIA
Indicazioni affettive:
Come il lupo nella favola, è una questione di onore per lui il rifiuto delle catene o di qualsiasi costrizione. Una certa immaturità o inesperienza. Confonde eresia e libertà di pensiero, è orgoglioso della sua socialità, ma vorrebbe seminare anche il terrore per sentire meglio il suo potere.
Indicazioni cliniche: ipotensivo (Rustom Jal Vail, da Bombay), sedativo nervoso e psichico (simpaticolitico), la sua azione sembra essere legata alla somministrazione dei suoi alcaloidi
Caratteristiche: ipertensione (soprattutto da gravidanza, Basedow, menopausa), glaucoma, insonnia nervosa, alcuni disturbi mentali.
Rauwolfia è prescritto contro l'ipertensione e gli attacchi di ansia. La radice ha infatti un'azione sedativa e lenitiva sul sistema nervoso simpatico. Questa azione è dovuta alla presenza di ajmalina che regola la frequenza cardiaca e permette alla rauwolfia di aiutare ad abbassare la pressione sanguigna. Può anche essere prescritto per l'insonnia e per malattie mentali come la psicosi. Rauwolfia ha un effetto a lungo termine, che non si manifesta immediatamente dall'inizio del trattamento. In Vietnam le radici, dotate di proprietà ipotensive e sedative, vengono utilizzate per la cura dell'ipertensione arteriosa e delle psicosi, sotto forma di tinture o alcaloidi totali
5. STROPHANTHUS KOMBE, STROPHANTUS
Indicazioni affettive:
Si ricava da questa pianta il principio attivo l'OUABAINA. Segue sentieri intricati per convincersi che merita tutte le ammirazioni e festeggiamenti. Cerca di sedurre, per meglio sottomettere gli altri.
Indicazioni cliniche: Instabilità della circolazione che si traduce in alternanze: polso lento o polso rapido, congestione della testa o pienezza cardiaca, pupille contratte o dilatate ecc. Polso abitualmente debole, rapido, irregolare. Debolezza cardiaca con tendenza agli edemi. Insufficienza mitralica non compensata.
Caratteristiche: Strophantus ha un’azione più rapida di Digitalis, è particolarmente indicata negli alcolizzati o nei soggetti intossicati da tabacco quando il cuore diventa debole e cedevole o quando compaiono segni di insufficienza. Ipotensione. Miocardite. Dispnea che peggiora salendo le scale. Congestione polmonare passiva.
6. VINCA MAJOR, VINCA MINOR, PERVINCA
Indicazioni affettive:
Gioca a chi perde vince ugualmente. Una competizione e sfida continua con se stesso. Deve superare se stesso per dimostrare di essere sempre il migliore. Diffidenza e sfiducia affettiva che si trasforma in cinico orgoglio: amor proprio che gli fa disperare di credere ancora ancora in qualcosa.
Indicazioni cliniche: Acne. Alopecia. Crosta lattea. Eczema. Faringite dolorosa. Favo. Arrossamento del Naso, Plica polonica. Seborrea. Torcicollo, sanguinamento dall’Utero.
Caratteristiche: Vinca fu sperimentata da Rosenburg su quattro soggetti sani, che presero la tintura in dosi da 20 a 60 gocce. Essa produsse un effetto profondo sull’organismo e sui tessuti. Debolezza e prostrazione accompagnarono molte delle interazioni; l’evacuazione causava spossatezza; grande debolezza accompagnava l’emorragia uterina. C’era “estenuazione come se stesse morendo”; tendenza ad allungarsi; tremore e tendenza a trasalire, specialmente sollecitando la mente; tremore in tutti i vasi sanguigni. Insieme a questa, comparve una sensazione di vuoto, mancamento, nello stomaco e torace. Un profondo effetto corrispondente si ebbe sui tutti i tessuti: sangue e vasi sanguigni; cute, capelli e unghie; ossa. Nelle emorragie uterine passive Vinca ha un ampio spettro di azione.
LA MEDICINA AFFETTIVA O DEL SENTIMENTO
La messa in questione dei valori tradizionali sommata all'incertezza e al disorientamento delle nostre normali condizioni di vita sta comportando, per molti di noi, una perdita di principi di riferimento, confusione e disorientamento. Per cui sono sempre più diffuse le esperienze esagerate, che si drammatizzano in ogni situazione conflittuale - sia in ambito professionale che familiare - e soprattutto ogni volta che vi è un aggravamento o perdita di salute.
La malattia non fa più parte dell'ordine naturale delle cose, non è più una crisi occasionale con un processo di entrata, di durata per il tempo necessario e infine di uscita dalla situazione di infermità. Le ricadute tendono sempre più frequentemente alle recidive fino alla determinazione di uno stato di cronicità e di precipitazione nella gravità massima della patologia.
Nel campo della malattia, specie nei nostri paesi occidentali, viviamo nell'era della cronicità: oggi stiamo lentamente morendo, la malattia la viviamo come pericolo mortale, la paura della morte non è mai stata così presente e minacciosa.
Le depressioni si moltiplicano e le invocazioni di aiuto come le espressioni di disperazione vengono soffocate. Chi oserebbe infastidire e importunare la Scienza?
Numerosi psicologi e sociologi ci hanno mostrato, negli ultimi anni, che il rapporto con la malattia è un fatto di cultura, una cultura diffusa anzitutto attraverso le relazioni sociali, il “nucleo familiare”, le amicizie, le affinità di pensiero, di emozioni e sentimenti.
Le nostre crisi temporanee o transitorie di adattamento e di compensazione non sono tutte e solo sul piano psichico. Nondimeno, sono comunque fonte di angoscia, dissidio cognitivo e potenziali di conflitti in ogni caso psicosomatici. Questo "malessere" ricorrente è sistematicamente accompagnato da quelle che vengono comunemente chiamate "somatizzazioni". Questi “piccoli” disturbi sono la causa frequente di consultazione in medicina generale, per i “grandi” disturbi allora si ricorre ai grandi specialisti, e quindi ai cosiddetti farmaci “d'urto”.
Di fronte a questo tipo di paziente, ci sono due possibili atteggiamenti del medico di base. O ci si accontenta di una ricetta allopatica secondo i protocolli, accompagnata da qualche consiglio per una vita sana. Oppure si chiede perché il suo paziente sta soffrendo, continua a soffrire, e se per quel paziente non esista una cura che sia specifica per lui, e che corrisponda alla sua specifica situazione. Per “specifico” intendiamo: che tiene conto della totalità dell'esperienza del paziente, della sua sensibilità, della consapevolezza del suo stato (reattività, affettività, attenzione, identificazione, immaginazione, presenza) e non solo della sua esperienza patologica.
Un simile tentativo di patogenesi ha messo a disposizione ai medici omeopati, consapevoli della importanza del considerare i “sintomi psichici”, una particolare Materia Medica degli aspetti mentali corrispondente a ciascun rimedio.
Crediamo di poter andare oltre. Proclamiamo la Medicina Senti-Mentale, cioè la medicina anche del sentire (il soggettivo grado di prestare ascolto del proprio mondo) accomunata a quella solo mentale (il rigoroso razionale metodo scientifico).
Crediamo che sia possibile per noi invocare il primato dell'affettivo sul somatico, e trovare l'impronta dell'affettivo (senti-mentale) sugli organi e funzioni biologiche, con la ricerca del primo, o principale “shock” affettivo in genere sepolto, eliminato dalla coscienza e respinto nel subconscio o anche nell'inconscio.
Ci siamo subito resi conto che la scelta dei rimedi difficilmente corrispondeva all'uso della medicina erboristica tradizionale. Inoltre, lo stesso rimedio può corrispondere a contesti clinici molto differenti.
Allo stesso tempo, coloro che sono stati trattati ci hanno raccontato, oltre progresso della loro patologia, di cambiamenti inaspettati o sorprendenti nella loro vita emotiva, senti-mentale, a volte interessando campi e situazioni che non erano state menzionate durante la consultazione.
Siamo riusciti, alla fine di dieci anni di esperienza, a dare per ogni pianta o famiglia di piante che dobbiamo utilizzare, la sua peculiarità emotiva, per sapere che tipo di conflitto o disagio è in grado di aiutare a risolvere.
Questo metodo è molto più vicino all'omeopatia che alla fitoterapia tradizionale. Quando indichiamo una determinata pianta, è possibile che copra la patologia elencata, ma è anche possibile che non corrisponda ad alcuna indicazione farmacologica abituale.
Ora vediamo alcuni esempi di questo particolare approccio:
APOCINACEE
CARATTERISTICHE AFFETTIVE DELLA FAMIGLIA
Orgoglio, Amor proprio, presuntuoso, geloso. Vanità, smanioso di lode. Crede di essere ricco di tutte le qualità, pregi al massimo grado. Non tollera la rivalità.
Alcuni rappresentati di questa famiglia:
1. ASPIDOSPERMA QUEBRACHO, QUEBRACHO, QUASSIO
Indicazioni affettive:
Selvaggio e oscuro, come tutto ciò che riguarda la sua genealogia famigliare. Al di sopra anche dell'aristocrazia, non accetta di occuparsi di miserie e obblighi degli spregevoli umani. Orgoglio iconoclasta; Si considera più realista del re e si isola in una grandiosa solitudine.
Indicazioni cliniche: Indicazioni cliniche: Asma. Asma cardiaco. Febbre.
Caratteristiche: Quebracho è un rimedio brasiliano per la febbre dal quale è stato isolato l’alcaloide Aspidospermina. Questo si trova in piccoli cristalli bianchi, molto brillanti, scarsamente solubili in acqua, facilmente solubili in alcol ed etere. Hale dice che Quebracho produce negli animali paralisi respiratoria, cuore rallentato, e paralisi delle estremità. Da sollievo alla dispnea nella tubercolosi e nella pleurite, ma senza influenzare la febbre.
2. CATARANTUS ROSEUS, VINCA ROSEA, PERVINCA TROPICALE
Integralismo, acredine, ostilità che lo spinge a rompere con un mondo carico di miasmi deleteri, governato dallo smarrimento. Si esaltò e si lodò per aver causato fratture, separazioni. Una figura da un pontefice.
PROPRIETÀ:
- citostatiche.
INDICAZIONI
- morbo di Hodking
- leucemie
- alcuni cancri, tumori.
Uso esterno:
- piaghe, ecchimosi, ingorghi lattei
- angine.
B) la vincamina (uso interno)
- sclerosi cerebrale, soprattutto:
- insufficienza cerebrale (vertigini, ronzio alle orecchie, disturbi della memoria, difficoltà di concentrazione, instabilità)
- diminuzione delle facoltà intellettuali della 3~ età, geriatria (R. Hugonot)
- sintomi cefalici dell'ipertensione arteriosa (cefalee, vertigini, ronzio d'orecchi)
- conseguenze di crisi acute dell'insufficienza cerebrale e dei traumi cranici
- insufficienza delle coronarie
sindromi arteriche (azione periferica)
- complicazioni vascolari retinici
- vertigini di Ménière
- postumi di chirurgia otologica.
3. ALLORO ROSA, NERIUM OLEANDER, OLEANDRO
Dal momento che il suo valore personale lo pone al di sopra di tutti gli altri, perché dovrebbe accettare un'autorità diversa dalla sua? Confonde il cinismo, la freddezza con uno spirito di arguzia, ma è piuttosto scaltro solo quando si tratta di imporre il suo potere; annuncia previsioni, avvertimenti, profezie volte a provare l'acutezza delle sue analisi, mette in scena,in modo teatrale le molteplici sfaccettature della sua personalità, che inventa da zero.
Indicazioni cliniche: Cefalea. Cervello, affezioni della Colonna vertebrale, affezioni come eruziione del Cuoio capelluto. Donne che allattano, affezioni come Eczema. Intorpidimento. Iperestesia. Lienteria. Lingua patinata, secca. Memoria, indebolita. Palpitazione. Paralisi. Pericondrite. Reumatismo. Spasmi. Strabismo. Sveni mento. Vertigini.
Caratteristiche: 0leander, che è uno dei rimedi sperimentati da Hahnemann, è stato riconosciuto essere un potente veleno fin dall’antichità. Nelle isole di Capo Verde i petali dei germogli di 0leander vengono usati con la buccia di arancia essiccata in tutti i tipi di febbre per stimolare la sudorazione ed eliminare il rash. In animali avvelenati con esso, il cuore si paralizza, prima le auricole, poi tutto il cuore. Indispensabile in alcuni tipi di disturbi mentali, per esempio assenza mentale, e in alcuni tipi di paralisi indolore, nelle eruzioni della testa e in alcune affezioni esterne della testa. Evacuazione involontaria di feci e di urina. La digestione è paralizzata, e il cibo passa del tutto non digerito.
4 - RAUWOLFIA SERPENTINA, RAUWOLFIA
Come il lupo nella favola, è una questione di onore per lui il rifiuto delle catene o di qualsiasi costrizione. Una certa immaturità o inesperienza. Confonde eresia e libertà di pensiero, è orgoglioso della sua socialità, ma vorrebbe seminare anche il terrore per sentire meglio il suo potere.
Indicazioni cliniche: ipotensivo (Rustom Jal Vail, da Bombay), sedativo nervoso e psichico (simpaticolitico), la sua azione sembra essere legata alla somministrazione dei suoi alcaloidi
Caratteristiche: ipertensione (soprattutto da gravidanza, Basedow, menopausa), glaucoma, insonnia nervosa, alcuni disturbi mentali.
Rauwolfia è prescritto contro l'ipertensione e gli attacchi di ansia. La radice ha infatti un'azione sedativa e lenitiva sul sistema nervoso simpatico. Questa azione è dovuta alla presenza di ajmalina che regola la frequenza cardiaca e permette alla rauwolfia di aiutare ad abbassare la pressione sanguigna. Può anche essere prescritto per l'insonnia e per malattie mentali come la psicosi. Rauwolfia ha un effetto a lungo termine, che non si manifesta immediatamente dall'inizio del trattamento. In Vietnam le radici, dotate di proprietà ipotensive e sedative, vengono utilizzate per la cura dell'ipertensione arteriosa e delle psicosi, sotto forma di tinture o alcaloidi totali
5. STROPHANTUS KOMBE, STROPHANTUS
Si ricava da questa pianta il principio attivo l'OUABAINA. Segue sentieri intricati per convincersi che merita tutte le ammirazioni e festeggiamenti. Cerca di sedurre, per meglio sottomettere gli altri.
Indicazioni cliniche: Instabilità della circolazione che si traduce in alternanze: polso lento o polso rapido, congestione della testa o pienezza cardiaca, pupille contratte o dilatate ecc.
Polso abitualmente debole, rapido, irregolare. Debolezza cardiaca con tendenza agli edemi. Insufficienza mitralica non compensata.
Caratteristiche: Strophantus ha un’azione più rapida di Digitalis, è particolarmente indicata negli alcolizzati o nei soggetti intossicati da tabacco quando il cuore diventa debole e cedevole o quando compaiono segni di insufficienza. Ipotensione. Miocardite. Dispnea che peggiora salendo le scale. Congestione polmonare passiva.
6. VINCA MAJOR, VINCA MINOR, PERVINCA
Gioca a chi perde vince ugualmente. Una competizione e sfida continua con se stesso. Deve superare se stesso per dimostrare di essere sempre il migliore. Diffidenza e sfiducia affettiva che si trasforma in cinico orgoglio: amor proprio che gli fa disperare di credere ancora ancora in qualcosa.
Indicazioni cliniche: Acne. Alopecia. Crosta lattea. Eczema. Faringite dolorosa. Favo. Arrossamento del Naso, Plica polonica. Seborrea. Torcicollo, sanguinamento dall’Utero.
Caratteristiche: Vinca fu sperimentata da Rosenburg su quattro soggetti sani, che presero la tintura in dosi da 20 a 60 gocce. Essa produsse un effetto profondo sull’organismo e sui tessuti. Debolezza e prostrazione accompagnarono molte delle interazioni; l’evacuazione causava spossatezza; grande debolezza accompagnava l’emorragia uterina. C’era “estenuazione come se stesse morendo”; tendenza ad allungarsi; tremore e tendenza a trasalire, specialmente sollecitando la mente; tremore in tutti i vasi sanguigni. Insieme a questa, comparve una sensazione di vuoto, mancamento, nello stomaco e torace. Un profondo effetto corrispondente si ebbe sui tutti i tessuti: sangue e vasi sanguigni; cute, capelli e unghie; ossa. Nelle emorragie uterine passive Vinca ha un ampio spettro di azione.
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