Questa nobile pianta appartiene proprio al lato luminoso della vita terrestre. Le sementi germinano soltanto alla luminosità; nei luoghi scuri, nell’umidità, possono soggiornare per anni senza produrre nulla.
L'Iperico pianta della Luce
Le foglie, piccole e serrate mostrano delle ghiandole nere che contengono un pigmento rosso chiamato ericina; osservate in trasparenza, presentano punteggiate di ghiandole traslucide, piene di olio. I cinque petali non hanno ma simmetrica una delle loro tà è più importante dell’altra, un come in una elica d’aereo il che dà al fiore l’aspetto di una ruota luminosa, solare, pronta a girare dolcemente.
Questa rotazione, si produce al momento della sbocciatura, poiché nel bocciolo tali sono ripiegati a spirale, gli uni contro gli altri. I numerosi stami o raggruppati in tre fasci; lo stigma è a tre lobi. La capsula, a forma cuore appuntito, nasconde alcuni semi nerastri, leggeri, lunghi appena qualche millimetro. Così, in questa pianta tutto tende verso l’alto, verso la luce.. Il fiore annuncia il solstizio d’estate, il tempo di San Giovanni, e la luminosità totale del sole vi si incarna.
L’iperico si riconosce da lontano grazie al suo portamento slanciato piramidale, strettamente innalzato, dallo stelo resistente, all’armonia di tutto il suo aspetto. In autunno, il rizoma emette nuovi germogli, provvisti di foglie basali che passeranno l’inverno.
L’iperico gode di una grande reputazione. Paracelso ha decantato le sue lodi. A quel tempo si sapeva interpretare il linguaggio reale del bene e del male. Più tardi, si è voluto apprezzare solo ciò che può manifestarsi ai sensi materiali; non si è più compresa questa pianta e la si è dimenticata, sebbene nelle campagne si continuasse a raccoglierne i fiori, che venivano immersi nell’olio e lasciati all’esposizione della luce solare, per poi ottenere un liquido rosso, vulnerario, efficace anche contro le scottature, i dolori nevralgici e i crampi.
Fu soltanto quando le analisi chimiche vi scoprirono tutta una serie di sostanze interessanti tra cui, l’ipericina, che è un colorante dotato di una fluorescenza intensa. Questa sostanza, se ingerita a piccole dosi dagli animali, non fa loro alcun danno finché li si tiene all’oscurità; ma appena li si mette fuori alla luce, provoca in loro dei gravi fenomeni patologici che terminano con delle convulsioni e la successiva morte.
Dopo aver brucato quantità eccessive di iperico, gli animali a righe o macchiettati di scuro e di chiaro possono infiammarsi gonfiando unicamente nelle loro parti chiare. Le pecore nere possono essere indenni, mentre le pecore bianche muoiono; così, sotto l’azione dell’ipericina, la luce si tramuta in veleno.
Il processo superficiale della pelle generalmente fa da barriera all’entrata della luce, la modifica e la “assimila”, ma in questa circostanza è infranto.
La luce entra nell’organismo come un corpo esterno disturbante contro il quale egli reagisce, automaticamente, con l’infiammazione e con un rafforzamento del processo impetuoso del sangue.
L’iperico, consacrato istintivamente ai processi luminosi del solstizio, li ha assorbiti, ed ha depositato le loro sovrabbondanze nel colorante rosso che sprigionano le sue piccole ghiandole, in apparenza nerastre.
Rudolf Steiner ha paragonato l’azione curativa dell’iperico a quella dell’arsenico, che è una delle medicine minerali più potenti. L’arsenico “energetizza il corpo astrale”.
Vi scatena un moto possente, anche se di breve durata. Da questa azione predominante derivano le azioni terapeutiche secondarie: fortificazione della nutrizione, stimolazione della genesi sanguigna e della coscienza.
Somministrato con misura, l’arsenico è una essenza grazie alla quale il corpo astrale può immedesimarsi più fortemente e amministrare il fisico con più vigore. Il corpo astrale si incorporea prima nell’organismo aereo dell’uomo, poi conquista il liquido e il solido nella misura in cui essi si collegano all’aria.
L’arsenico è un semi-metallo che si volatilizza molto velocemente in materia aeriforme dall’odore sulfureo, come quello dell’aglio, senza liquefare; sfugge dunque lo stato liquido e tende violentemente allo stato gassoso. Quando si associa ad altri metalli, annulla la loro liquidità interna, la loro plasmabilità e la loro duttilità, li rende duri, ma estremamente fragili.
Per questo fatto, è un farmaco che rinforza l’impegno che esercita il corpo astrale per assoggettare i processi eterici, temperare la vita liquida, produrre degli assestamenti che mostrano questo ambito superiore dell’anima.
Riguardo al passaggio dalla Terra, liquida e animata in modo primitivo, verso un “precipitato” che si specializzò come mondo minerale, si può dire che si ebbe una “arsenizzazione”, che ebbe come equivalente la comparsa delle forme animali superiori.
Ora, la sostanza amara ricavata dall’iperico agisce come l’arsenico sulla instabilità intrinseca del corpo eterico, ma in una maniera più prolungata. Con questo rimedio si possono trattare i bambini che fanno la pipì a letto, cioè quei bambini che persistono nel conservare la condizione quasi-vegetale, istintiva, del bebè e non vogliono disciplinare consapevolmente le loro secrezioni liquide.
Si può poi ricordare l’azione dell’essenza di iperico sul sistema del calore e sul organismo dell’Io, associata a quella del carotene colorante giallo (tipico dei vegetali) che guida la nutrizione ed il catabolismo fino ai nervi e al complesso dei sensi.
Questo fa dell’iperico un rimedio particolareggiato in caso di lesioni ai nervi, sia dovute a ferite (commozioni cerebrali e del midollo spinale) sia causate da carenze alimentari.
Per uso esterno, l’iperico viene usato vantaggiosamente come rimarginante per le cicatrici, ed in particolare sulle scottature e le piaghe. Inoltre serve a rinforzare il corpo astrale nella zona sessuale (disturbi mestruali e della menopausa, ecc.); l’iperico «è un rimedio difficilmente sostituibile con altri, e che dovrebbe essere riconosciuto in tutta la sua grandezza» (“Die Heilkunst”, 1951, n. 4, Ediz. J. Klosa).
«I risultati dell’ipericina possono essere paragonati a quelli della terapia ferro-arsenicale. L’iperico, in quanto psicotonico vegetale (non dimentichiamo che da vigoria al corpo astrale, quindi alla psiche), ha anche il vantaggio di essere innocuo.
L'iperico nella sua varietà
Famiglia: Ipericacee Nome volgare: iperico, perforata Caratteristiche: E' una pianta erbacea perenne, raramente annua; è una pianta dotata di corto rizoma, il fusto è eretto e ramificato. Habitat: Originario dell'Europa e naturalizzato in America del Nord, cresce nei terreni asciutti, lungo i margini delle strade, ai bordi dei campi, nelle radure. E' diffusa dalla pianura alla montagna. Fiorisce in primavera ed estate. |
Hypericum anagalloides | |
Hypericum anagalloides | |
Hypericum androsaemum | |
Hypericum ascyron | |
Hypericum calycinum | |
Hypericum canariense | |
Hypericum concinnum | |
Hypericum concinnum | |
Hypericum drummondii | |
Hypericum ellipticum | |
Hypericum maculatum | |
Hypericum monogynum | |
Hypericum olympicum | |
Hypericum patulum | |
Hypericum perforatum |
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Hypericum pyramidatum | |
Hypericum tomentosum | |
Hypericum triquetrifolium | |
Hypericum androsaemum | |
Hypericum drummondii | |
hypericum elodes | |
hypericum forrestii |
Coltivazione dell'iperico
CLIMA E TERRENO
L’I. allo stato spontaneo predilige le stazioni soleggiate ed aride del piano basale, collinare e montano e nonostante sia pianta rustica comune sui suoli secchi e poveri, in coltivazione richiede una certa quantità di acqua e di fertilizzanti. L’irrigazione è necessaria al momento della semina, dopo il trapianto, e dopo il primo taglio per favorire la ripresa vegetativa.
Tuttavia, anche in coltivazione, non ha speciali esigenze di terreno; cresce bene su terreni calcarei, ma anche su quelli silicei ed acidi, sopporta quelli argillosi, ma, nel caso di semina diretta, necessita di un terreno leggero, privo di infestanti perenni e senza ristagni di acqua.
TECNICA COLTURALE
Rotazione e durata della coltura
L’I. a causa delle malattie fungine alle quali è soggetto, non deve mai seguire a se stesso, se non dopo parecchi anni. Va messo in rotazione con patate, cereali o con il prato stabile.
La coltura di iperico dura solo eccezionalmente più di due anni.
Preparazione del terreno e concimazione
È auspicabile l’aratura autunnale, l’erpicatura e, in caso di semina diretta, la rullatura. In quest’ultimo caso, il terreno deve essere finemente lavorato a causa della piccolezza del seme.
La concimazione fosfo-potassica si effettua al momento delle lavorazioni preparatorie del terreno alle dosi approssimative di 70-100 kg/ha di P2O5 e 180-200 kg/ha di K2O.
La concimazione azotata (100-150 kg/ha) deve essere eseguita invece in tre tempi: tre settimane dopo l’emergenza o il trapianto; alla chiusura della fila; dopo il 1° taglio. Alcuni specialisti sono però dell’opinione che, per limitare il rischio di malattie fungine, non sia opportuno distribuire l’azoto.
Impianto della coltura
Sono possibili due tipi di impianto:
- per semina diretta a fine estate/autunno;
- per trapianto.
Semina diretta
Si consiglia di usare in via prudenziale 3 kg/ha di semente.
Il seme va sempre conciato con metiram (per es. POLYRAM COMBI) o con altri concianti.
La semina diretta si effettuerà solo in terreni in condizioni ottimali di tessitura e giacitura. Per ottenere buoni risultati, il seme dovrà avere un germinabilità ≥ al 70%. La semina verrà eseguita con seminatrici adatte allo scopo, depositando e non interrando il seme sul terreno ben preparato, in quanto quest’ultimo germina in presenza di luce. Oppure coprendolo leggermente di terra e compattando il terreno mediante una rullatura.
La semina tardo-estiva o autunnale (settembre/ottobre/novembre) permette una stratificazione naturale del seme, durante la quale l’umidità e le basse temperature invernali ne sbloccano la dormienza. In questo caso l’emergenza avverrà nel marzo/aprile.
Caratteristiche e trattamenti al seme
Il seme di iperico è molto piccolo e la sua germinabilità è molto bassa (20-25%), inoltre la sua vitalità non supera i 3 anni. La germinabilità del seme è comunque molto varia a seconda dell’annata e della partita di seme.
Per ottenere una buona germinabilità si consiglia di:
- usare sementi fresche (non più vecchie di 1 anno),
- seminare in superficie senza interrare,
- lavare via le sostanze che ricoprono il tegumento,
- stratificare il seme.
RACCOLTA E RESE
La raccolta, sia della pianta intera, sia delle sommità fiorite, si esegue nel periodo della massima fioritura
1° anno :
- se si trapianta in marzo/aprile la prima fioritura cade a fine luglio/inizio agosto;
- se si semina in aprile/maggio la prima fioritura avviene in settembre/ottobre;
2° anno:
- la prima fioritura si avrà in giugno/luglio e la seconda in settembre.
La raccolta dell’iperico su grandi superfici dovrebbe essere effettuata con falcia-caricatrici. Alla prima raccolta del primo anno, in coltura trapiantata ed irrigata, si tagliano le piante raso terra, perché in questo momento le piante sono verdi e fogliose. In seguito invece, quando la pianta raggiunge altezze più elevate e forma steli più legnosi, si deve l’altezza del taglio va aumentata.
Rese in q/ha di droga secca:
- 1° anno: 25-55 q (pianta intera); 15-30 q (sommità fiorite)
- 2° anno: rese molto variabili 5- 15- 55- 70 q (sommità fiorite) a seconda dell’incidenza di malattie fungine.
Nel caso di semina diretta in pieno campo le rese sono in genere inferiori del 30-50% rispetto a quelle ottenute col trapianto.
ESSICCAMENTO
L’essiccamento dell’iperico si fa di solito in essiccatoio (40-60°C) per un periodo di circa 24 ore e fino al reggimento dell’8% di umidità. La droga, una volta immagazzinata, deve essere conservata al riparo dell’umidità e della luce.
Per piccole partite è possibile anche essiccare all’aria, ma allora l’essiccamento dura molto di più (circa 10 giorni). Dopo le prime 12 ore è opportuno rimuovere la massa di iperico per migliorare il processo di essiccazione.
Scheda a cura di Alessandro Bezzi.
Fonti bibliografiche:
Bezzi A., 1998 – Coltivare l’iperico. Erboristeria Domani n. 2.
Bezzi A., 1998 – Piantine di iperico. Erboristeria Domani n. 10.
Bomme U:, 1992 – Kultureinleitung für Johanniskraut (Hypericum perforatum L.). Drogen Report Jg. 5, Heft 7.
Dachler M., Pelzman H., 1999 - Arznei-und Gewürzpflanzen. Agrarverlag Wien, pag. 188 – 191.
IPERICO MONTANO
Hypericum montana L.
La proprietà medicinale fondamentale è rappresentata dal f iore al quale si riconosce un’azione farmacodinamica citofera al livello del connettivo.
La simbiosi di emulsio si estrinseca con orientamento centrifugo nello spazio che intercede tra cellula e cellula promuovendo una vibrazione stimolatrice sul lavoro di formazione e scambio cellulare.
Nel compimento dell’attività terapeutica la droga svolge una funzione minoritaria nei confronti delle cellule morte nel senso che ne provoca il distacco e la reiezione per effetto della vibrazione cui viene sottoposto il corpo cellulare. Si stabilisce così una funzione contemporanea tra scarico catabolico e proliferazione. La possibilità di ottenere risultati terapeutici funzionali è condizionata dalla preparazione della droga, la quale dev’essere disidrata all’ombra aerata.
Uso. Infuso 2%. Due tazzine pro die a fine pasti. Estratto 8% in preparazioni erboristiche.
L'Iperico negli stati emozionali
CALMA: negli stati di coscienza non ordinari, calma e protezione sui piano astrale
CHIAREZZA: nell'esperienza spirituale e negli stati di allargamento di coscienza
DEVITALIZZAZIONE (Rigenerazione, Vitalità): che provoca stati di squilibrio e paure, soprattutto in condizioni di coscienza non ordinarie; contatto con la fonte di energia e Luce interiore
DISORIENTAMENTO: sui livelli sottili; dà stabilità e Luce di protezione
ENURESI: per paure notturne e incubi
FIDUCIA: nella Luce interiore; per sentire la protezione dell'Anima
FORZA: forza dell'Anima; Luce interiore
INFANZIA: calma e protegge i bambini che hanno paura del buio, che nonl vogliono andare a dormire o che hanno notti agitate; problemi di enuresi
INSICUREZZA: e paure notturne, soprattutto nei bambini
INSONNIA: disturbi del sonno legati a sogni di paura; dà protezione
MALATTIE ALLERGICHE (coadiuvante nelle) particolarmente indicate le modalità complementari di utilizzo esterno: eccessiva reattività alle radiazioni solari; eritemi ed eczemi
MALATTIE TERMINALI MORTE: luce spirituale che accompagna e protegge nel passaggio di soglia
MASSAGGIO. APPLICAZIONE ESTERNA: protegge nei casi di prolungata esposizione al sole; per eczemi e eritemi (da utilizzare in una base di olio di Iperico
MEDITAZIONE: protegge durante la meditazione, specialmente chi è 'molto sensibile alle percezioni astrali
L'iperico fiore californiano
Saint John’s Wort è indicato per le persone che sono molto sensibili alla luce. L’essenza del fiore Saint John’s Wort ha meravigliosi poteri di risanamento; dà protezione e forza quando l’individuo si trova in uno stato di espansione eccessiva. Incontinenza, sudori e traumi notturni dell'infanzia. Protegge durante il sonno, quando gli stati di coscienza sono troppo espansi, si diventa vulnerabili e si ha paura.
Frasi positive: Il coraggio della mia luce interiore dissipa tutte le ombre e le paure. Sono guidata/o e protetta/o durante la notte e durante il giorno.
Per chi è estremamente sensibile e capta tutte le inquietudini del mondo esterno, per tutti i disturbi collegati al sonno (incubi, incontinenza, sudorazione, paura del buio).
Protegge e guida spiritualmente in stati di coscienza particolarmente espansi, dona la capacità di percepire la luce interiore come sorgente di consapevolezza; contro le paure provate quando si è in stato di sdoppiamento o nei sogni; per il passaggio di soglia come la morte o la malattia.
Questo rimedio è particolarmente adatto alle persone soggette ad espansioni di coscienza non controllate.
Questi stati alterati si verificano perché il corpo astrale, non essendo ben ancorato a quello eterico e a quello fisico, tende ad espandersi troppo soprattutto durante il sonno.
L'iperico ristabilisce il contatto con la forza della luce spirituale, riequilibra i corpi sottili, li purifica e li ancora al veicolo fisico, dona consapevolezza e protezione quando la persona si trova in uno stato di espansione di coscienza.
Componenti chimici dell'Iperico
Chimica
L'Iperico ha una composizione chimica estremamente complessa e variegata. Tra i vari tipi di Iperico. l'H. perforatum è stato studiato più intensamente, ma non vi sono dati disponibili completi su 66 altre specie. I composti che sono stati identificati nell'H. perforatum possono essere suddivisi in diverse classi, che sono riassunti con le loro attività farmacologica nella tabella 1.
Table 1. Summary of Constituents and Activity from Hypericum perforatum
Constituents & References |
Activity & References |
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Dianthrone derivatives 35,36,37 hypreicin, pseudohypericin, frangula-emodin anthranol (and a mixture of the precursors, proto-hypericin & hypericodehydrodianthrone |
38,39 photodynamic, anti-depressive (MOA inhibitor), anti-viral |
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Flavanols 40,41 (+)-catechin (+polymers: condensed tannis), leucocyanidin, (-)-epicatechin (total tannin content is 6.5-1.5%) |
42 astringent, anti-inflammatory, styptic, anti-viral |
|
Flavinoids 43,44,45,46,47,48,49, hyperoside (hyperin), quercetin, isoquercetin, rutin, methyhespericin, iso-quercitrin, quercitrin, I-3/II-8-biapigenin, kaempferol |
50,51,52,53,54 capilary-strenghening, anti-inflammatory, diuretic, cholagogic, dilates coronary, arteries, sedative, tumor inhibition, antitumor, antidiarrheal |
|
Xanthones55 xanthonolignoid compound (roots) |
56,57,58 generally, xanthones exhibit anti-depressant, antitubercular, choleretic, diuretic, antimicrobial, antiviral and cardiotonic activity |
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Coumarins 59 umbelliferone, scopoletin |
-- | |
Phenolic corboxylic acids 60,61 caffieic acid, chrlorogenic acid, genistic acid, ferulic acid |
-- | |
Phloroglucinol derivatives 62,63,64 hyperforin |
65 anti-bacterial (Staphylococcus aureus) |
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Essential oil components
a-pinene, B-pinene, myreene, limonene
caryophyllen, humulene |
66,67 (small amounts--0.05-0.3%); the physiological activity of mono-and sespuiterpenes are reviewed elsewhere; H. perforatum essential oil is antifungal |
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n-Alkanes 71,72 methyl-2-octane, n-nonane,methyl1-2-decane, n-undecane, all in the series C16-C29(especially nonacosane) |
-- | |
n-Alkanols 73 0.42% of total dried herb: 1-tetracosanol (9.7%), 1-hexacosanol (27.4%), 1-octacosanol (39.4%), 1-triacontanol (23.4%) |
74,75,76,77,78,79,80 health products including octacosanol are sold in Japan and the U.S. as "metabolic stimulants" (Japanese studies show it stimulates feeding of silkworm larvae; studies with neurological disorders (Parkinson's, ALS, MS) show mixed results |
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Carotenoids81 epoxyxanthophylls |
82 available oxygen in xanthophylls may explain burn-healing activity |
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Phytosterols 83 B-sitosterol |
Attività Anti-depressive e psicotrope
Tra le più comuni malattie psichiatriche oggi vi sono depressione, mania, (anormale esaltazione con irritabilità), disturbo affettivo bipolare, caratterizzato da oscillazioni tra depressione e mania, e la schizofrenia. Una delle più note (ma contoverse) teorie ipotizza che la depressione è causata da carenza o da minore efficacia della noradrenalina e della serotonina, che agiscono sulla trasmissione degli impulsi nervosi(neurotrasmettitori), in particolare sulle vie nervose. Un metodo per il trattamento della depressione utilizza il monoamino ossidasi (MAO) che inattiva uno degli inibitori degli enzimi responsabili della monoamino ossidasi (un precursore) che provoca l'aumento della concentrazione di neurotrasmettitori nel sistema nervoso centrale.
Per le notizie tramandate storicamente e dalle tradizioni popolari l'Erba di S. Giovanni era infatti utilizzata in alcune condizioni psichiatriche, è stata testata per l'attività anti MAO. Suzuki, et altri autori (1984), in uno sforzo internazionale, in primo luogo hanno dimostrato che gli xantoni, comuni nelle Guttiferae (la famiglia dell' Erba di S. Giovanni) e nelle GENTIANACEAE (Genziana e famiglia), inibiscono sia il tipo A che B della monoamino ossidasi.
Tra questi composti vi è la isogentisina, che è stata trovata in alcune specie di Hypericum, ma non H. perforatum. Un ulteriore studio da parte del medesimo gruppo ha rilevato che l'ipericina da H. perforatum inibisce irreversibilmente il tipo A e B MAO in vivo. Gli autori sottolineano, tuttavia, che, sebbene questo studio è suggestivo, nessuna conclusione definitiva può essere ancora stabilito in materia sull' Erba di S. Giovanni ed in particolare seulla sua attività antidepressiva.
Una sostanza standardizzata (ipericin) estratta dall' H. perforatum è stata testata in vari soggetti animali in genere utilizzati per la determinazione delle attività antidepressive, ed è stato sperimentato per migliorare l'attività sperimentale sui topi in un ambiente strerssante, si è visto che ha aumentato il sonno in misura stupefacente nel tempo riferito alla dose, e ha dimostrato antagonismo con la reserpina diminuendo il comportamento aggressivo nei topi maschi socialmente isolati.
Hypericum perforatum
AZIONE MENTALE. Sensazione di aver commesso un crimine imperdonabile per il quale non c’è alcuna speranza di salvezza. Bambino che ha avuto una nascita difficile, con forte trazione sulla testa e sulla colonna vertebrale.
AZIONE GENERALE: Agisce sul sistema cerebro-spinale, dando luogo a iperemia cerebrale e spinale, con grande sensibilità dei nervi.
Encefalo e midollo spinale
Cefalea.
Confusione.
Vertigini e senso di pesantezza.
Congestione del midollo spinale: convulsioni dopo aver ricevuto un colpo in testa .
Sintomi mentali
Irritabile, tendenza a parlare in modo pungente.
Vede fantasmi e spettri, soffre di perdita di memoria.
Intensa depressione dopo una lesione dei nervi.
Sonno
Scosse spasmodiche degli arti quando va a dormire.
Sogna di viaggiare.
Sintomi concomitanti
Addome disteso, come un tamburo.
Ipersensibilità alle impressioni esterne.
Sfera d’azione elettiva: Depressione mentale conseguente a trauma dei nervi.
Convulsioni, disturbi midollari e trisma conseguenti a trauma dei nervi.
Hypericum può essere definito l’ Arnica del sistema nervoso, e in alcuni casi questo rimedio sembra che abbia fermato la degenerazione nervosa, degno di nota è un caso di atrofia muscolare progressiva.
AZIONE FISICA: Traumatismi e contusioni delle parti fittamente innervate, soprattutto a livello delle estremità (ferite delle dita con schiacciamento, lacerazione, sradicamento della carne) o della colonna vertebrale, particolarmente caduta sul coccige. Il dolore risale, partendo dalla piaga, lungo tutto l'arto colpito o lungo tutto il rachide. Operazioni a livello della testa ed utilizzo del forcipe alla nascita (Cicuta). Asma, eczema, emorroidi con attacchi quando c’è nebbia o prima di un temporale. Prevenzione del tetano.
Repertorio dei sintomi: Hypericum perforatum
Il grande rimedio per le lesioni ai nervi, in particolare delle dita delle mani, dei piedi e unghie.
Dita schiacciate, soprattutto le punte. Eccessivo dolore è un sintomo guida al suo utilizzo. Impedisce trisma. Ferite con dolore come fitte. Allevia il dolore, dopo le operazioni.
Sostituisce del tutto l'uso della morfina dopo le operazioni (Helmuth.) Spasmi dopo ogni evento traumatico. Ha un importante azione sul retto; emorroidi. Coccidinia.
Attacchi asmatici spasmodici che peggiorano con i cambiamenti delle condizioni meteorologiche o prima delle tempeste, favorisce espettoratione copiosa.
Nervi lesi da morsi di animali. Tetano. Nevriti, formicolio, intorpidimento e bruciore.
Costante sonnolenza.
MIGLIORA, piegando la testa all'indietro.
PEGGIORA, con il freddo, l'umidità, la nebbia; al chiuso; alla minima l'esposizione; con il contatto.
RELAZIONI: Confronta: Ledum (dolori a fitte delle ferite e morsi di animali); Arnica; Staphis.; Calendula.; Ruta; Coff.
ANTIDOTI: Ars.; Cham.
Si sente come se fosse alzato alto in aria, o agitato per l'impressione di cadere da una certa altezza. Errori in scrittura
Effetti di shock
Malinconia.
Nel cranio fratturato, schegge di ossa
Il cervello come se fosse vivo
Dolori agli occhi e orecchie
Caduta dei capelli.
testa; cervello; commozione cerebrale;
Capo maggiore sensibilità - come sia di forma allungata
Nevralgie facciali e mal di denti dolore tirante, carattere lacrimevole, sente la tristezza
Cervello ottuso e nevrastenia
Lato destro del viso dolori
Cervello come sia compresso
pulsazioni nel vertice della testa; peggio in una camera chiusa
Pesantezza; si sente come se toccato da una mano fredda gelida
viso; tremolio della mandibola; trisma;
Lingua indulto bianco alla base con punta pulita
Sensazione di grumo nello stomaco (Abies Nig.; Bry.)
Stomaco; desiderio smodato per il vino
Sete; Nausea
Senso di dolore netto, sordo, sollecitando, premendo
Emorroidi, con dolore, sanguinamento,
Genitali; femmine; dolore; dolori dopo il parto;
Asma Peggio tempo nebbioso e sostituito da sudorazione profusa.
Dorso; commozione del midollo spinale;
Dorso; lesioni della colonna vertebrale;
Dorso; lesioni della colonna vertebrale; coccige (in basso alla punta della colonna vertebrale);
Dorso; dolore, dopo uno sforzo;
Dorso; dolore; sacro (base della colonna vertebrale); dopo sforzo ripetuto;
Dorso; dolore; coccige (in basso a punta della colonna vertebrale); dopo una caduta;
Dorso; dolore; dolente, lividi, contusione; lombare (metà inferiore della schiena); coccige (in basso alla punta della colonna vertebrale);
Dorso; dolore, lacrimazione, della colonna vertebrale;
Spasmi muscolari, masturbandosi e dei muscoli.
Pressione nel sacro
Coccige lesioni da caduta, con il dolore che irradia verso il basso fino arti e della colonna vertebrale
Spinale percosse
Dolore nella nuca del collo
Isterico sensibilità alle articolazioni
estremità, arti; lesioni; dita; unghie delle dita delle mani; lacerazioni;
estremità, arti, dolore; anca; dopo il parto;
Fitte con dolore nelle spalle
Pressione ulnari lato lungo del braccio
Crampi nelle cosce
Dolore dita dei piedi e, in particolare alla punta delle dita
Formicolio alla mano e ai piedi
Dolore Lancinate agli arti superiori e inferiori
Articolazioni dolore bruciante
Nevriti, con formicolio, bruciore dolore, intorpidimento e pelle afflosciata
Tetano (Physostigma.; Kali-brom.) Traumatico nevralgie e neuriti.
Iperidrosi, sudorazione del cuoio capelluto, peggio in mattinata, dopo il sonno; caduta di capelli da ferita; eczema delle mani e del viso, intenso prurito, eruzione che sembra essere sotto la pelle
Herpes zoster
Ulcere croniche o piaghe in bocca, molto sensibile
Ferite lacero contuse con grande prostrazione da perdita di sangue.
infortuni per incidenti; ferite; da schegge;
infortuni per incidenti, ferite, ferite penetranti, di palme e suole;
infortuni per incidenti; ferite; dolorosa;
infortuni per incidenti; ferite; schiacciata e lacerata dito finisce; infortuni per incidenti; shock da ferita;
infortuni per incidenti; lesioni di nervi con grande dolore;
infortuni per incidenti, gli infortuni in generale;
generalità; convulsioni; da lesioni;
generalità; convulsioni; con tetano rigidità;
generalità; aggravamento per nebbia o cause meteorologiche;
generalità; dolore, lacrimazione; esternamente;
generalità; temperatura (e sentire gli effetti della temperatura); freddo in generale;
generalità; temperatura (e sentire gli effetti della temperatura); aria fredda;
Le verruche< Prec. | Succ. >Sui Miracoli |
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