Ciò che serve:
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CENERE e ACQUA in un rapporto 1: 5 (ovvero 1 misurino di cenere per 5 bicchieri d'acqua)
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UN BEKER da 250 ml
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UN MESTOLO di legno
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UN fornello a gas
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UN DISCO di carta filtro
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UNA BOTTIGLIETTA DI PLASTICA da mezzo litro con tappo
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Un misurino di circa 40 ml ( 5 misurini per 40 ml = 200 ml ) un misurino più grande rischia di far
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riempire troppo il beker.
Come fare: PRELIMINARI Lezione n. 1. 50 minuti circa
- Setacciare la cenere.
- Disporla in una grossa pentola (espressamente destinata a questo uso), rispettando il giusto rapporto
cenere/acqua ed aggiungervi l'acqua.
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AVVIO DELL'ESPERIMENTO. Lezione n. 2. 90 minuti
- Portare ad ebollizione, a fuoco lento, mescolando di frequente all'inizio e di tanto in tanto quando la
cottura si è stabilizzata.
- Far bollire circa 2 ore. E' consigliabile, verso fine cottura, assaggiare giusto una goccia del composto da
posare sulla lingua per valutarne la potenza: se ha bollito sufficientemente pizzicherà appena. Non
eccedere nella bollitura, in quanto la lisciva ottenuta diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle
e per l'ambiente.
- A cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare.
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CONCLUSIONE DELL'ESPERIMENTO
Si prepara il disco di carta da filtro e si filtra la soluzione decantata, nella bottiglia di plastica facendo attenzione a
non smuovere ilfondo che contiene la pasta di cenere. Finita la filtrazione la lisciva è pronta e si conserverà per anni e
potrà essere usata diluita in acqua per il lavaggio della vetreria di laboratorio e per altri esperimenti come la
preparazione del sapone con gli oli d'oliva e il grasso animale.
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Cosa si ottiene da questo procedimento:
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Una parte liquida, la lisciva propriamente detta, da usarsi per tutte le pulizie (piatti, biancheria, pavimenti, ecc.) ed anche direttamente in lavatrice come un normale detersivo.
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Una pasta di cenere cremosa, che possiede un certo potere detergente e che può essere utilmente usata per lavare i piatti, sgrassare i piatti, pulire il lavello.
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Poiché non sporca ed è meno aggressiva rispetto alla cenere d’origine, destinando la lisciva ad altri impieghi più esigenti e specifici.
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