"Ricordati che sei polvere (cenere) e in polvere ritornerai".
Dice il detto di una saggezza antica: "Ricordati da dove vieni e ricordati dove vai". Assomiglia un po' a quella frase che segna l'inizio della quaresima.
La parola Carnevale significa "togliere la carne" e in origine si riferiva al solo giorno prima dell'inizio della Quaresima, periodo di penitenza, digiuno e rinuncia.
Prima dell'inizio del periodo quaresimale era quindi tradizione preparare banchetti con libagioni a base di carne (valeva per chi se lo poteva permettere naturalmente), per poi affrontare un periodo di astinenza e preghiera.
Al carnevale segue un periodo sacro di quaranta giorni, in preparazione della solennità della Pasqua, che nella liturgia prende il nome di Quaresima ed inizia con il Mercoledì delle Ceneri.
La Quaresima dura 40 giorni (40 indica il passaggio attraverso i 4 elementi della materia) e la tradizione popolare antica voleva austerità e privazione da ogni divertimento.
La Quaresima dunque comincia con il gesto della cenere, ma finisce con quello dell’acqua della notte pasquale. Cenere all’inizio, acqua battesimale alla fine. La cenere sporca, l’acqua pulisce; la cenere parla di distruzione e morte, l’acqua è fonte di vita e di rigenerazione. Il segno penitenziale delle ceneri, sorto dalla tradizione biblica e conservato nella Chiesa, consente ai fedeli di riconoscersi bisognosi del perdono di Dio ed entrare nel tempo destinato alla purificazione e alla conversione «per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male » .