I primi dati in letteratura sull’utilizzo in medicina delle sostanze basiche risalgono al 1000 AC in India. Esse venivano prodotte dalla cenere di diverse cortecce di alberi ed erano note per le loro proprietà curative nei confronti di diverse patologie (dermatiti, ascite, tumori, calcoli, etc.). Solo nel 14° secolo gli arabi importarono in Europa questi medicinali chiamandoli con il termine “AL KALI” che in arabo significa cenere: di qui il termine alcali. Nel 17° secolo lo studioso F. Sylvius (1614-1672) fu promotore della teoria dei “contraria contrariis”; facendo risalire diverse patologie, soprattutto del canale alimentare, a disordini dell’equilibrio acidobase, egli riteneva che ogni patologia dovesse essere trattata con il suo contrario: l’acidosi con alcali e l’alcalosi con acidi.