11 settembre è anche un altro anniversario: 6 mesi dal disastro di Fukushima, verificatosi l’11 marzo scorso. L’11 del mese, evidentemente, non è un giorno favorevole.
L'incidente all'impianto nucleare di Marcoule in Francia
Notizia 1: Bologna, 13 settembre 2011 - LE STRUTTURE di monitoraggio dell’Arpa sono pronte ma il pericolo di una contaminazione nucleare proveniente dalla Francia sembra scongiurato, secondo tutti i dati e le informazioni raccolti fino a ieri sera. «Le comunicazioni dalla Francia sono rassicuranti — spiega l’ingegner Demetrio Egidi, responsabile nazionale della Protezione civile, dopo essersi messi in contatto con il Dipartimento — tanto che l’accaduto non è nemmeno stato classificato dalle autorità francesi come ‘incidente nucleare’ ma ‘incidente industriale’. L’incendio non avrebbe provocato diffusione di radioattività sul territorio».
Notizia 2: Alla notizia dell'esplosione, intanto, il titolo in borsa di Edf ha perso subito il sei per cento.
Notizia 3: “L’impianto nucleare di Marcoule in Francia è usato per riciclare l’uranio e il plutonio contenuti nelle bombe nucleari e nelle barre di combustibile esaurite e farne MOX (Mixed Oxide Fuel), combustibile usato in impianti nucleari”. Lo afferma il prof. Sergio Ulgiati del Comitato scientifico del WWF Italia. “Il MOX contiene plutonio e uranio di varia origine (riciclato, impoverito o naturale). Siccome la sua produzione richiede una serie di fasi molto delicate di separazione del plutonio e dell’uranio dal combustibile esaurito o dagli ordigni nucleari smantellati, il rischio di tale lavorazione è evidente, e così pure la possibilità di fuoriuscita di materiale altamente contaminato in atmosfera. Resta pertanto il timore – conclude Ulgiati – che l’incidente possa aver coinvolto anche scorie di elevata attività e per questa ragione sono necessarie informazioni chiare e dettagliate”.
Notizia 4: La Centrale di Marcoule, nei pressi di Avignone, è una delle centrali più vecchie del paese. L’incidente è, perciò, avvenuto per una scarsa manutenzione?
Oppure è stato causato da un errore umano?
Sia come sia, questa mattina, intorno alle 11.45, un forno, adibito, a quanto sembra, alla combustione e stoccaggio di rifiuti nucleari metallici, a basso contenuto radioattivo, è esploso all’improvviso, provocando un morto ed altri feriti, subito trasportati con urgenza al più vicino centro ospedaliero. Pare che il forno in questione non si trovasse nel luogo “cardine” della centrale, vicino ai reattori, bensì nella zona adibita allo stoccaggio delle scorie ed a procedure atte a produrre ulteriore materiale. Insomma, con precisi processi le vecchie scorie vengono riciclate per essere nuovamente utilizzabili. Ovviamente, le scorie in questione dovrebbero contenere una bassa radioattività. Nonostante questo, si tratta sempre di sostanze altamente tossiche per organismo ed ambiente e sappiamo ormai chiaramente i terribili effetti a lungo termine che la dispersione di questi materiali nell’aria o nell’acqua possono provocare. Un vero veleno per il nostro pianeta! E il vento non potrebbe trasportare una scia radioattiva sino a noi, che purtroppo, distiamo davvero poco dal luogo dell’incendio?
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Il Lentisco è un piccolo arbusto, originario del bacino del Mediterraneo, che può raggiungere anche i 3 metri di altezza
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