L’olfatto era considerato da Baudelaire una “seconda pelle”, potente detonatore di emozioni. Con un semplice respiro si può compiere un viaggio all’indietro nel tempo....
L'AROMATOLOGIA
L’olfatto era considerato da Baudelaire una “seconda pelle”, potente detonatore di emozioni. Con un semplice respiro si può compiere un viaggio all’indietro nel tempo, come scriveva Proust tuffando il naso nelle sue “petites madeleines”.
L’odore può essere una barriera, oppure un richiamo infallibile. Un patrimonio immateriale da sfruttare, seppur volatile. La Provenza, ad esempio, ha pubblicato una guida con la quale è possibile viaggiare seguendo i profumi di lavanda e delle altre erbe aromatiche che crescono nella regione. Annusando nell’aria, si può svoltare per una strada o un’altra. Andare verso i campi di finocchio, oppure alla ricerca della salvia. Nella reggia di Versailles, uno dei luoghi più visitati di Francia, è in costruzione il percorso “Cour des Senteurs” che nel 2012 guiderà il pubblico. Torneranno così le essenze usate ai tempi del Re Sole, sovrano recalcitrante all’igiene, che faceva appendere in tutte le stanze tavolette profumate a forma di uccellini. Nel castello c’erano giorni dedicati per ogni essenza. I cortigiani dovevano rispettare il calendario affinché l’odorato reale non venisse turbato da troppi bouquet.