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Paracelso e l’alchimia
1. Un medico dovrebbe essere un filosofo, ossia conosciÂtore delle leggi della natura esterna.
« La conoscenza della natura è il fondamento della scienÂza medica, ed è insegnata dalle quattro grandi sezioni della scienza: Filosofia, Astronomia, Alchimia e Scienza fisica.
2. « Un medico deve essere un Astronomo, perché dovrebbe conoscere le influenze delle stagioni, del calore e del freddo, dell'aridità e dell'umidÃtà , della luce e dell'oscurità ecc. sulÂl'organismo dell'uomo.
Il corpo dell'uomo è esso stesso un prodotto della mente e la sua condizione dipende in gran parte dallo stato della sua mente. Tutte le sue malattie, in quanto non siano direttamente dovute a cause meccaniche esterne, sono dovute a condizioni mentali.
3. « Dovrebbe essere un Alchimista, ossia dovrebbe capire la Chimica della vita. Il carattere del medico può agire piú potentemente sul pazienÂte che non tutte le droghe impiegate. L'Alchimia, ossia l'imÂpiego di una forte volontà , della benevolenza, della pazienza, della carità ecc., è dunque la principale pietra angolare nella pratica della medicina».
« L'ambiente fisico del paziente può avere una grande influenza sul corso della sua malattia. In caso di malattia, il paziente, il medico e gli assistenti dovrebÂbero essere, per cosà dire, un cuore solo e un'anima sola, e gli assistenti dovrebbero avere sempre in mente la dottrina di Cristo, che dice: 'Dovrai amare il tuo prossimo come te stesÂso »
4. Il medico deve avere la qualifica naturale per la sua professione.
« Colui che può curare le malattie è un medico. Lo pseudo medico fonda la sua arte sui libri, ossia su ciò che egli crede sia stato conosciuto dagli autori di quei libri; l'arte del vero medico è fondata sulle sue proprie conoscenze e sulla sua abilità , ed è sostenuta dai quattro pilastri della medicina: Filosofia, Astronomia, Alchimia e Virtú » (ParaÂgranum).
« Un medico che è fedele al suo proprio piú alto io, avrà anche fede in se stesso, e chi ha questa fede otterrà facilmente la fiducia della gente. Un medico che merita la fiducia della gente sarà garantito da Dio, perché è lo spirito di Dio quello che guida i cuori del genere umano ».
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L'uomo invisibile è, per cosà dire, l'ombra o la controparte del Corpo materiale. È per sua natura etereo, tuttavia è sostanza: dirige la crescita, la formazione e la dissoluzione della forma cui è contenuto; è la parte piú nobile nell'uomo fisico. Come l'immagine di un uomo è riflessa in uno specchio, cosà la forma dell'uomo fisico è riflessa nel corpo invisibile » (De Generatione…)
« L'Archaeus è un'essenza egualmente distribuita in tutte le parti del corpo umano, se questo è in condizioni di salute; è nutrimento invisibile da cui il corpo visibile trae la sua forza, le qualità di ognuna delle sue parti corrispondono alla natura e parti fisiche che lo contengono. Lo Spiritus Vitae ha oriÂgine dallo Spiritus Mundi. Una malattia non cambia il proprio stato per adeguarsi alle conoscenze del medico, ma il medico dovrebbe capire le cause della malattia. Un medico dovrebbe essere il servo della Natura e non il suo nemico; dovrebbe sapere guidarla e dirigerla nella sua lotta per la vita, e non mettere, con la sua irragionevole interferenza, nuovi ostacoli sulla via della guarigione » (ParaÂgranum).
« L'uomo naturale non ha sapienza, ma la sapienza di Dio può agire attraverso di lui come suo strumento. Dio è piú grande della Natura, perché la Natura è il suo prodotto; e l'inizio della sapienza nell'uomo è dunque l'inizio del suo potere soprannaÂturale. Il corpo visibile ha le sue forze naturali, e il corpo invisibile ha le sue forze naturali egualmente; i rimedi di tutte le malattie o lesioni che possono colpire la forma visiÂbile sono contenuti nel corpo invisibile, perché questo è la sede del potere che infonde la vita nel primo, e senza il quale il primo decadrebbe e morirebbe. Se separiamo la forza vitale dalla forma fisica, questa muore e si corrompe; e, impregnando un corpo morto con forza vitale, questo può essere riportato alla vita. Come l'odore di un giglio passa dal fiore nell'aria circostante, cosà la forza vitale contenuta nel corpo invisibile passa nella forma visibile e oltre di essa. Egualmente l'azione della Mumia sul corpo visibile non può essere percepita dai sensi: possiamo vederne solo gli effetti.
Vi sono moltissime piante, rappresentazioni terrene di influenze astrali corrispondenti alle qualità delle stesse, e che attraggono l'influenza delle stelle a cui sono simpateticamente correlate.
Diamo qui sotto un elenco di alcune erbe particolarmente utili, i nomi dei pianeti a cui sono simpateticamente correlate, e i nomi delle principali malattie in cui possono essere usate vantaggiosamente.
Sole. Rosmarinus officinalÃs, Lavandula officinalis, Salvia offiÂcinalis, Satureja officinalÃs, Melissa offìcinalis (infiammazioni acuÂte, malattie del cuore, reumatismi ecc.).
Luna. Thymus majorana, Helleborus niger, Ruta graveolens (pazzia, isterismo, disturbi nervosi ecc.).
Mercurio. Pulmonaria officinalis, Althaea officinalis, Plantago laureola (polmonite, catarro, tisi polmonare, infiammazione delle membrane mucose).
Venere. Ononis spinosa, Verbascuni thapsus, Apium petroseÂlinum (tumefazioni da idropisia, malattie dei reni o della vescica ecc.).
Marte. Carduus benedictus, Urticaria dioica, Erythraea cenÂtaurium (febbri, malattie di carattere acuto e violento, febbri eruttive ecc.).
Giove. Ruta graveolens, Hepatica nobilis, Adianthum, veneÂris, Chelidonium magum, Linum usatissimum, Cannabis sativa. (itterizia, malattie del fegato).
Saturno. Chrysosplenium alternifolium, Scrophula nodosa, TeuÂ,criuni Chamaedrys (ipocondria, emorroidi, malinconia ecc.).
Con l'uso giudizioso delle piante possono essere attratte molte attività benefiche astralà e neutralizzate le cattive influenze; ma per sapere quali piante sono richieste in ogni caso, è necessario conoscere non solo l'anatomia del corpo umano e le funzioni dei suoi organi, ma anche la costituzione dei cieli stellati, le qualità delle stelle e il tempo dell'apparÃzione e delle congiunzioni dei pianeti.
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