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Olio di semi di Canapa - Controllo del colesterolo ed altre patologie

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Alimenti | Energia vitale

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Indice
Olio di semi di Canapa
Storia dell’uso di olio di canapa
La composizione dell’olio di canapa
Ottimo rapporto tra Ω6 e Ω3
Controllo del colesterolo ed altre patologie
Contiene molti antiossidanti naturali
Tutte le pagine

 

Controllo del colesterolo ed altre patologie

Da uno studio randomizzato in cieco, con placebo incrociato con l’assunzione dell’olio di semi di canapa per quattro settimane in pazienti affetti da dermatite atopica si è avuto un miglioramento dei sintomi clinici della malattia. Tali risultati sembrerebbero legati al giusto rapporto tra gli acidi grassi essenziali in questo olio.

Un altro studio randomizzato in doppio cieco ha raggiunto significato statistico del abbassamento del livello ematico dei trigliceridi e colesterolo in volontari sani dopo quattro settimane di assunzione dell’olio di semi di canapa.

Il dott. Jonas Elia, Medico Chirurgo Specialista in pediatria e neuropsichiatria infantile, nella sua esperienza clinica pluriennale (dai primi anni 90 ) ha conseguito brillanti risultati con l’usomdi olio di canapa anche nelle seguenti patologie:


  1. ·      malattie asmatiche e affezioni respiratorie, sia delle basse che delle alte vie respiratorie;
  2. ·     dermatiti atopiche ed affezioni cutanee varie (vitiligine, psoriasi, dermatite   seborroica, acne anche nelle forme più gravi, rosacea, lupus cutaneo, ustioni);
  3. ·     patologie gastrointestinali (reflusso, colopatie, rettocoliti muco emorragiche);
  4. ·     affezioni vascolari (ipertensione arteriosa e vasculopatie);
  5. ·     patologie femminili (malattia fibrocistica del seno, cisti ovariche, disturbi del ciclo, climaterio);
  6. ·      artrosi e artrite reumatoide;
  7. ·      convulsivita’;
  8. ·      disturbi del linguaggio, autismo giovanile, disturbi caratteriali, impulsivita’;
  9. ·      disturbo specifico dell’attenzione, ritardo di acquisizioni psicomotorie;
  10. ·      cisti di qualsiasi distretto;
  11. ·      poliposi;
  12. ·      sclerosi multipla;
  13. ·      malattie autoimmuni;
  14. ·      osteoporosi;
  15. ·      tumori in genere.

L’olio di canapa e consigliato dal Dottor Jonas dal concepimento (gravidanza) fino all’età di 120 anni. L’apporto giornaliero può variare da 1 cucchiaino da te per la prevenzione (evitare nei mesi di luglio agosto) a 1 cucchiaio da tavola per due tre volte al giorno come terapia di attacco, seguendo sempre le istruzioni del medico curante nei casi gravi, per avere la risposta ottimale.


Ci sono organizzazioni internazionali di ricercatori e di medici che cercano di divulgare ed informare (ad esempio il forum Modin www.modin.org che si occupa del utilizzo nella pratica medica dell’olio di canapa., ISSFAL l’associazione internazionale per lo studio dei acidi grassi e lipidi www.issfal.org.uk ), oltre alle associazioni dei vegani e vegetariani che hanno la necessita di assumere gli acidi grassi essenziali attraverso la dieta vegetariana. Per questo vedere la seguente tabella che chiarisce la differenze tra i vari olii considerati come integratori del acidi grassi:


 

L’olio di Lino contiene un rapporto invertito tra acidi grassi Ω6/Ω3 e può contenere Linamarina, come risultato dell’azione dell’enzima linase che produce i glicosidi ciano genetici, infatti per evitare la tossicità si raccomanda di assumere i semi interi o dopo averli bolliti almeno per 10 minuti e in ogni caso è sconsigliabile assumerne in grandi quantità.

L’olio di Borragine non contiene gli omega 3 solo gli omega 6 però contiene tracce di tossine naturali denominate alcaloidi della pirrolizidina, le quali sono alcaloidi tossici che col tempo tendono ad accumularsi nei tessuti dell’organismo e possono provocare tumori e danneggiare il fegato, i reni, il tratto gastrointestinale e l’apparato respiratorio.

Per quanto riguarda gli integratori di omega 3 a base di olio di pesce, questi sono olii concentrati e prodotti con un processo di purificazione in cui l’olio di pesce viene fatto reagire con etanolo formando un substrato sintetico chiamato “estere etilico degli acidi grassi omega-3″. Ma la cosa più grave è che tali olii possono essere inquinati con mercurio, diossine, furani e metalli pesanti che derivano dal pesce stesso e, se si tratta di un consumo prolungato nel tempo (come è giusto che sia per gli acidi grassi essenziali) questi contaminanti possono raggiungere livelli altamente tossici e, quindi, pericolosi per la salute, e allora bisogna fare attenzione nella scelta di tali prodotti.



Ultimo aggiornamento Lunedì 02 Maggio 2011 08:45  

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