Indice |
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Terza lezione: Prana |
La somma di tutte le energie |
I cinque prana |
Pranayama è respirazione |
La meditazione |
Respirare bene per sentirsi bene |
Prana ed olfatto |
TEST DI SINESTESIA |
Tutte le pagine |
La meditazione
La meditazione significa concentrare il Prana. Come nell’oceano una piccola goccia è legata ad un’altra e una grande onda è connessa ad un’altra, così c’è una gigantesca energia e anche una raffinata e sottile energia nel corpo umano e ognuno è connesso con l’infinito oceano di energia. Portare la mente ad un alto stato di vibrazione è spiritualità, che è manifestazione di Prana. Le vibrazioni della mente sono riunite nel Samadhi. Il più basso livello di Samadhi origina visioni. Dovunque vi sia una straordinaria dimostrazione di poteri, questa è manifestazione di Prana.
Il prana, una volta assorbito dall’aria, dall’acqua, dal cibo, circola nel corpo attraverso una fitta rete di canali individuati dai maestri indiani e cinesi: chiamati meridiani nel sistema dell’agopuntura, “nadi” nello yoga. Scopo dello yoga è intensificare e controllare consciamente questo metabolismo pranico, per moltiplicare le energie fisiche, mentali e psichiche del praticante. Infatti la cosa sorprendente è che il pensiero concentrato permette di veicolare e assorbire una quantità accresciuta di prana.
Gli yoghin ci ripetono incessantemente “Dove va la coscienza, va anche l’energia”. Il pranayama (la “disciplina”, il controllo del “soffio”), porta a questa conoscenza; non è un semplice esercizio respiratorio, ma un mezzo per convogliare e distribuire le energie vitali; si tratta di operare un salto qualitativo della coscienza attraverso i mezzi che il corpo fisico ci offre.