Utilissime nella prevenzione del cancro, grazie alle loro proprietà antiossidanti, svolgono azione protettiva nei confronti delle arterie e fortificano il sistema immunitario.
LE CAROTE
La coltivazione e l’uso nell’alimentazione delle carote risale a migliaia di anni. Le carote sono un’eccellente fonte di beta-carotene, vitamina A, triptofano e vitamina C. In più, un recente studio britannico ha indicato la connessione tra la carenza di vitamina B8 (biotina), che si trova nelle carote, e gli stati depressivi di snervamento o di stanchezza cronica. È risaputo il fatto che la biotina (vitamina B8) ha un ruolo chiave nel metabolismo dei glucidi, dei lipidi e delle proteine, oltre che contribuire alla stimolazione dell’attività della vitamina C. Proprio per questo, il consumo regolare di carote, sia come succo fresco consumato al mattino che aggiunto nelle pietanze giornaliere, può contribuire al mantenimento del nostro benessere generale, assicurando un tono psichico inalterato. Il beta-carotene contenuto nelle carote è un eccellente anti-ossidante, che conferisce alle carote proprietà rigenerative, sia per i giovani che per gli anziani. Pertanto, una tazza di succo fresco di carote può essere un’ottima soluzione in un qualunque momento contro gli stati di stanchezza.
La quasi totalità delle vitamine idrosolubili (B6, acido folico, B12, niacina, vitamina C) hanno, infatti, un effetto sulla sintesi e sul metabolismo dei neurotrasmettitori.
Senza le vitamine B3, B6, C, il "triptofano" non si trasforma in "serotonina".
La carota e l’occhio umano.
La carota affettata (per traverso) assomiglia molto all’occhio umano. Pupilla, iride e linee a raggiera sono evidenti. La scienza ci insegna che le carote contengono Betacarotene, una vitamina oleosolubile, vero toccasana per la vista e la diminuzione della visione notturna è causata dalla sua carenza. Un altro componente presente nelle carote è la Luteina (Carotenoide). Se
La ricerca sugli antiossidanti sostiene l’ipotesi che l’assunzione di maggiori quantità di vitamine C ed E e caroteni, può aiutare a prevenire o ritardare lo sviluppo di alcuni tipi di cataratta e della degenerazione maculare senile. Di recente sono stati effettuati studi su due pigmenti, la luteina e la zeaxantina, che si trovano in alte concentrazioni nella retina. La luteina e zeaxantina si trovano in alcuni vegetali come il granturco, negli spinaci e specialmente nella carota. Si pensa che un alto livello di luteina e zeaxantina nel sangue possa proteggere la retina dalle lunghezze d’onda di luce dannose.
Le carote e il triptofano
Gli alimenti contenenti in abbondanza triptofano assimilabile (legumi, nocciole,mandorle, patate, spinaci, cavoli, zucchine, pomodori, carote, ecc) producono nel cervello il neurotrasmettitore serotonina la quale, attivando le encefaline, induce socievolezza, comportamento pacifico, calma e distensione neuromuscolare.
Inoltre queste sostanze e la carota in primis favoriscono l’azione delle onde encefalografiche di base alfa, tipiche di un cervello vigile e cosciente, che predispone l’individuo, oltre che alla creatività e all’intuizione, ad un rilassamento nervoso, simile alla condizione che si manifesta durante la meditazione e la preghiera.
“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo" (Ippocrate 470–377 A.C.).
L’essenza di carota
Questa essenza ha il suo influsso maggiore sul corpo fisico. Aumenta la comunicazione tra le cellule del cervello stimolando le sinapsi e aumentando l'attività elettrica del cervello. Questo fatto aumenta l’ampiezza e la fermezza della memoria, migliora la chiarezza di pensiero e gli schemi negativi di pensiero vengono omessi. Con questo aumento di efficienza delle sinapsi, favoriscono l’intelligenza mentale mentre gli impulsi mentali dal cervello raggiungono diverse parti del corpo più velocemente. La carota poi aiuta la ghiandola pineale nel suo ruolo naturale di produrre sostanze per stimolare la mente subconscia e lo stato di sogno con una funzione equilibrante. Allevia così quella disarmonia nei sogni che può portare a disturbi del sonno, tra cui incubi costanti, insonnia, sonnambulismo, o a parlare durante il sonno.
Ricordiamo poi che dalla fine degli anni ’90, uno scienziato di nome Jennifer Luca realizzò il primo studio sugli effetti di fluoruro di sodio sulla ghiandola pineale. Egli stabilì che la ghiandola pineale, situata al centro del cervello, è stata danneggiata in modo selettivo a causa del fluoruro. La ghiandola pineale facilmente assorbe più fluoro rispetto a qualsiasi altra parte fisica del corpo, anche delle ossa e dei denti.
La ghiandola pineale è come un magnete per il fluoruro di sodio. Questo calcifica la ghiandola e ne blocca la fondamentale funzione di bilanciare gli interi processi ormonali nel corpo.
Anche in questo caso oltre all’utilizzo di alimenti antiossidanti, può essere fondamentale l’uso prolungato di succo di carota.
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