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Frutti per la Pineale

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antiossidanti | Energia vitale | immunostimolazione

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E' stato riscontrato che quando si prova un sentimento di amore e di connessione con il creato aumenta l'attività dell'ipofisi

 

Amore energia vitale della pineale

E' stato riscontrato che quando si prova un sentimento di amore e di connessione con il creato aumenta la produzione dell'ormone ANP (l'ANP è coinvolto nel controllo  omeostatico  di  acqua,  sodiopotassio e grasso presenti nell'organismo) che permette la stimolazione dell'epifisi (pineale), al contrario se si provano sentimenti negativi di divisione, odio, rabbia, si limita la produzione di ANP a favore dell'endotelina-1 (I calcoli statistici  hanno messo in evidenza che i tassi sierici di endotelina-1 erano legati in maniera altamente significativa alla mortalità per onsuffricenza cardiaca. Tale ormone va a stimolare l'ipofisi a scapito dell'epifisi.

 

L’endotelina-1

L’endotelina-1 (ET 1), produce una attività inibitrice sia sulla ghiandola pineale che su quella coccigea, attiva il sistema simpatico (predisponendo come tale all'ipertensione e alla ische­mia miocardica), induce immunodepressione e agisce pertanto in senso protumorale.

Nel cuore che non conosce l'Amore, la produzione endocri­na sarebbe preferenzialmente in termini di endotelina-1 (ET 1), all'opposto, nel cuore che ama, la produzione endocrina si orien­ta di preferenza in termini di or­mone natriuretico atriale (ANP), il quale stimola sia la ghiandola pineale che la ghiandola cocci­gea, attiva il sistema parasimpati­co (che antagonizza l'azione del sistema neurovegetavivo simpati­co), induce immunostimolazione ed espleta pertanto effetto anti­tumorale. In pratica, la ET -1 spezza l'unità della vita biologica, l'ANP congiunge ed armonizzza l'unità vivente della persona, agendo quale prin­cipio di rigenerazione. L’endotelina-1 (ET 1),  Ã¨ quella sostanza che porta in attività l'asse HPA, dalle iniziali di ipotalamo-ipofisi-surrene; questo è il sistema con cui il corpo fisico e il corpo eterico mantengono l'uomo sotto la volontà delle macchine, cioè delle abitudini, degli automatismi che sottendono a ciò che l'uomo chiama miseramente vita, e quindi delle emozioni ripetute che caricano il corpo eterico di forme-pensiero. 

Quando si è in preda all'ego si è sotto il dominio dell'ET1 endotelina-1 (ET 1) e questa condizione ci rende emozionalmente staccati dalla vita per cui troviamo delle scuse al nostro comportamento freddo e non compassionevole credendo che i mali del mondo debbano dirigersi così poiché sono l'effetto di un karma inevitabile. L'uso della forza senza motivo di sopravvivenza è violenza, ma non usare mai la forza, anche quando è motivo di sopravvivenza, significa essere depressi. Alla fine abbiamo dei movimenti che invece di far sviluppare l'uomo, lo rendono emozionalmente separato dal tutto e quindi non collaborativo nei confronti della vita.

Cancro, AIDS, infezioni, psicosi stanno decimando l'umanità e né la Scienza, né la Religione potranno risolvere queste situazioni poiché ognuna tiene separata l'anima dal corpo fisico, lo spirito dalla materia: è solo l'integrazione di queste due essenze che potrà fornire una risposta alle condizioni umane. 

La compassione spinge all’azione - ad amare - e la compassione può essere ottenuta solo a seguito di una cosciente scelta di ESSERE al di là di tutti gli egoismi che ci fanno credere che già "siamo".

 

Gioia, felicità e sistema immunitario

La Scienza dimostra come è co­stituita la natura umana anche oltre alle sue componenti chimiche, dimostra che la Gioia, la Felicità legata al Piacere, l'Amore e la Spiritualità hanno un potere immunostimolante, che il nostro organismo secerne sostanze di ti­po endorfine o simili, che apparteniamo ad  un tutto interconnesso con l'Uni­verso, come dicevano i filosofi dei tempi passati.

 

Se invece restiamo a livello chimico sono da prendere in considerazione principalmente le antocianidine che diminuiscono la produzione di endotelina-1 e aumentano la sintesi di ossido di azoto nelle cellule di endotelio umano insieme a piante come in modo eccezionale con l’aglio, ma anche con la la rucola, la maca, Gynostemma pentaphyllum, tribulus terrestris, ginkgo biloba, muira puama e il picnogenolo estratto dal Pino marittimo.

 

Lazzè MC, Pizzala R, Perucca P, Cazzalini O, Savio M, Forti L, Vannini V, Bianchi L. Anthocyanidins decrease endothelin-1 production and increase endothelial nitric oxide synthase in human endothelial cells. Mol. Nutr. Food Res. 2006, 50, 44–51


Le antocianine fonte importante

Le antocianine in particolare rappresentano una classe di polifenoli ampiamente distribuiti in verdura, frutta e bevande quali vino, uva, frutti di bosco, agrumi, tè, succhi di frutti rossi. Si riconoscono diversi tipi di antocianine; tra le più frequenti vi sono:

  1. delfinidina, (consolida, viola del pensiero ,mirtillo nero, arancio, ribes nero, uva…)
  2. petunidina, (patata viola, ginkgo biloba, mirtillo, petunia, uva americana:..)
  3. cianidina, (pesche, ciliegie, prugne, cavolo rosso)
  4. malvidina, (nelle uve rosse, malva, altea, alchemilla)
  5. peonidina  (nell'uva, mango, mirtillo rosso, aranci, peonia)
  6. e pelargonidina (fragole, more, radici di radicchio, ma completamente assente in qualsiasi varietà d'uva)

I dati epidemiologici e gli studi sperimentali indicano un collegamento fra il consumo di bevande ricche in antociani e una bassa rilevanza di malattie cardiovascolari (aterosclerosi e ipertensione arteriosa). Alcuni studi hanno proposto che l’effetto delle antocianine, oltre alla piante prima citate,  sia legato alla modulazione di due fattori chiave delle funzioni vasomotorie:

A. le endoteline (ET) che sono vasocostrittrici

B. e l’ossido nitrico (NO) che agisce da vasodilatatore.

In questo studio in vitro si è voluto verificare se delfinidina e cianidina siano in grado di diminuire la produzione di endotelina (ET-1) e aumentare la sintesi di (NO) nelle cellule endoteliali umane.
L'ET-1, costituita da 21 aminoacidi, è prodotta dalle cellule endoteliali ed ha una potente attività vasocostrittrice; si è dimostrato che è coinvolta in diverse patologie cardiovascolari, immunologiche e tumorali.

L’NO, l’ossido nitrico deriva dall’amminoacido L-arginina in una reazione complessa catalizzata dall’enzima ossido nitrico sintetasi (eNOS). L’enzima eNOS esiste in numerose isoforme e gioca un ruolo importante nel controllo dinamico del tono vascolare aumentando nelle situazioni di aumento dell’attività ipofisaria. Infatti l’eNOS prodotta dall’endotelio, in parte induce rilassamento nella sottostante muscolatura liscia favorendo un regolare flusso sanguigno; in parte si diffonde nel sangue riducendo l’aggregabilità delle piastrine e l’adesività dei leucociti alle pareti dei vasi sanguigni.

L’ ossido nitrico (ricordarsi dell’aglio), viene prodotto in natura in notevoli quantità per attività batterica e si genera artificialmente nelle emissioni degli impianti fissi di combustione e del traffico motorizzato. Si pensi che esso rappresenta il 98 % circa dei prodotti emessi dallo scarico di un motore a scoppio. Evidenziamo che mentre una produzione limitata di ossido  nitrico assicura un'omeostasi (stabilità) fisiologica di tanti apparati e tessuti, una eccessiva produzione comporta inevitabilmente il danno tissutale e la morte cellulare.

D'altra parte è proprio l'ossido nitrico a difenderci dalle infezioni per la sua azione battericida e dai tumori per la sua capacità di indurre la morte cellulare. L'attivazione dell'enzima e-Nos è indotta soprattutto da sostanze quali l'acetilcolina, le bradichinine, la serotonina, l'ADP,etc.

Viceversa la disattivazione dell' e-Nos è promossa dai liposaccaridi, interferone g, citochine ed endotossine batteriche.


Gli effetti di concentrazioni raggiungibili con l’apporto dietetico di due antocianine, cianidina (CY) e delfinidina (DP), sulla ET-1 ed sulla eNOS sono stati studiati analizzando la sintesi proteica e l’espressione genica.
Entrambe le antocianine, ma soprattutto la DP (delfinidina) riducono la produzione di ET-1 fino al 70%. Per quanto riguarda la loro azione sulla eNOS è stato osservato che la DP ne aumenta la produzione dal 58 al 78% a concentrazioni di 50-100 µM, mentre la CY ne aumenta la produzione solo del 46%, per una dose di 100 µM. Questi dati su cellule confermano l’efficacia delle antocianine e in particolare della DP che ha un maggior numero di gruppi OH sull’anello B e quindi una maggiore attività antiossidante. Inoltre gli autori hanno verificato che la DP, ed in misura minore la CY, inibiscono anche la perossidazione lipidica e aumentano l’attività della EME ossigenasi, una proteina inducibile da stress che protegge le proteine del sangue dall’ossidazione. Per questo concludono che l’azione vasoprotettiva della CY e DP sia anche correlata con la loro attività antiossidante.


Una conferenza del Dott. Pierpaoli sull'ipofisi


Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Luglio 2016 10:03  

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