Indice |
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Settima Lezione/2 |
La Calcinazione |
Diversi tipi di Olio |
Elaborazione magnetica ed energetica |
Impiego degli Oleoliti |
Le zone energetiche e gli Oleoliti |
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Gli oleoliti possono essere impiegati con differenti tipi di applicazioni:
1. La prima applicazione possibile è quella olfattiva. Si può spalmare qualche goccia di oleolito sulla superficie del braccio o sulle mani e, continuando a respirare normalmente dal naso, si avvicina la parte unta ad ogni inspiro per allontanarla ad ogni espiro. Oppure si può applicare al centro del solco "nasolabiale" e/o sotto lo sterno (specie il pino nei casi di afflizioni polmonari). Faremo notare per ora per inciso, come ogni applicazione di oleolito, se di pianta aromatica, è comunque una sorta di aromaterapia involontaria.
2. La seconda è topica: spandere solo sulla parte interessata (pruriti, eczemi, ecc.).
3. La terza è zonale:
1. Si spande su una "zona di proiezione cutanea" (o zona riflessa) dell'organo su cui si vuole operare (per esempio spandere lungo la linea interna scapolare e sottoscapolare per agire sul fegato). Sulle zone di proiezione cutanea è di estremo interesse il metodo Greenberg, di cui vi è qualche costoso testo in commercio.
2. Oppure spandere in modo topico direttamente sulla parte interessata e, per aumentare l'efficacia del trattamento, anche su quella simmetrica (per esempio ginocchio sx, ginocchio dx).
3. Spalmare sulla zona dell'organo interessato (Fegato, sul posto del fegato; Cuore, sul posto del cuore; Polmoni, sul posto dei polmoni) per "avvolgerlo magneticamente". Talvolta si usa volgarmente dire "fasciare il fegato con l'olio di iperico". È evidentemente un modo di dire perché il significato materiale della frase è "mettere olio di iperico sulla zona in corrispondenza con il fegato". Il concetto di "fasciare" senza garze suggerisce però l'idea che questo olio protegga come una garza, ecc.