Indice |
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Settima Lezione/2 |
La Calcinazione |
Diversi tipi di Olio |
Elaborazione magnetica ed energetica |
Impiego degli Oleoliti |
Le zone energetiche e gli Oleoliti |
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La lavorazione generalmente si tende a farla con l'olio di ricino, però per esempio per le piante solari si può usare benissimo olio di oliva spremuto a freddo, per le piante mercuriali olio di mandorle e così via. Quasi da tutti i semi si può ricavare olio.
Abbiamo visto come il vaso viene esposto ai raggi solari per almeno una lunazione. Poi, prima di ritirarlo per una lunazione di riposo, per fermare il preparato lo si può esporre ai raggi lunari. In questo modo si impedisce la putrefazione e il formarsi di eventuali muffe.
Arrivati al culmine lunare, non si espone mai ai raggi lunari, in modo che non sia colpito dai raggi della Luna Calante. Questa operazione che abbiamo raccontato si compie in luna crescente e possibilmente quasi piena. Alla fine del ciclo di lunazione, si filtra e si separa il liquido dal solido. Il liquido riposa con le ceneri della calcinazione.
In genere il periodo di riposo dura tre mesi, cioè per tre lunazioni. Dopo almeno tre lunazioni, quando sta per tornar e la luna nera, si filtra l'olio ricavando nuova mente le ceneri intrise di olio. A questo punto si può ripetere l'operazione di calcinazione prima di ricongiungerli al liquido con le modalità della prima volta.
Questa operazione dovrebbe avvenire da un minimo di tre ad massimo di sette volte, ovvero fino a quando il liquido non è più in grado di assorbire dei sali.