La Forza Vitale.
La Forza Vitale o Energia Psichica, molto diversa in ciascuno (Temperamento): «l'anima ne è carica come un accumulatore».
La Forza Vitale piò passare dall'inconscio alla coscienza, e viceversa, secondo la legge di compensazione, pena la nevrosi o la malattia.
Samuele Hahnemann – Paragrafo 11 - Organon
nella traduzione di F. MECONI. "La divina omeopatia"- SIMOH - 1994
l’influsso dinamico
Cos‘è influsso dinamico, forza dinamica?
Noi percepiamo che la nostra terra fa girare, attraverso una forza segreta, invisibile,
la sua luna intorno a sé, in 28 giorni e alcune ore, e come in cambio la luna,
alternativamente in ore stabilite innalza al flusso
e in ore uguali rilascia calare al riflusso i nostri mari del Nord
(tolta qualche differenza nella luna piena e nuova).
Lo vediamo, e stupiamo perché i nostri sensi non percepiscono in quale maniera ciò avvenga.
Evidentemente non avviene attraverso strumenti materiali non attraverso organizzazioni meccaniche come opere umane. E così vediamo qui attorno a noi molti altri fatti ancora
come risultati dell’azione dell’una sostanza sull’altra
senza che fosse da riconoscere
un nesso sensibilmente percettibile tra causa ed effetto.
L ‘uomo colto, esercitato nel confrontare ed astrarre, riesce però a formarsene una specie di idea trascendente, che è sufficiente, nella comprensione di tali concetti,
per tenerne lontano, nei suoi pensieri, tutto ciò che è materiale o meccanico; egli chiama tali azioni dinamiche, virtuali
cioè tali che accadono attraverso
pura, specifica, assoluta potenza o azione dell’una sull’altra.
Così ad es. l’azione dinamica degli influssi morbigeni sugli uomini sani.
Così come la forza dinamica delle medicine
sul Principio Vitale per render l’uomo sano,
non è altro che contagio
e così assolutamente non materiale, assolutamente non meccanico,
come lo è la forza di una barra magnetica
quando attrae a sé con forza
un pezzo di ferro o di acciaio che sta in sua vicinanza.
Si vede che il pezzo di ferro viene attratto da un ‘estremità (polo)
della barra magnetica,
ma come accada non si vede.
Questa forza invincibile del magnete per attrarre a sé il ferro non ha bisogno di alcun meccanico (materiale) mezzo di aiuto, di nessun uncino o leva;
essa lo attrae a sé, e così
agisce sul pezzo di ferro o su un ago di acciaio
per mezzo di una forza propria,
di tipo spirituale, invisibile, puramente immateriale, cioè dinamicamente;
altrettanto invisibilmente (dinamicamente)
comunica la forza magnetica anche all’ago di acciaio; l’ago di acciaio, anche se il magnete non lo tocca, già anche a una certa distanza da esso, diventa esso stesso magnetico, e contagia ancora altri aghi di acciaio con là stessa proprietà magnetica (dinamicamente)
con cui era stata prima contagiata dalla barra magnetica,
così come un bambino affetto da vaiolo umano o da morbillo comunica in maniera invisibile (dinamicamente)
il vaiolo umano o il morbillo
al bambino sano vicino, da lui non toccato,
cioè lo contagia a distanza senza che qualcosa di materiale
sia venuto o sia potuto venire dal bambino contagiante in quello da contagiare,
tanto poco quanto qualcosa di materiale dal polo della barra magnetica nel
vicino ago di acciaio….
…. Quest’influenza delle medicine sul nostro stato d’essere
avviene dinamicamente come per contagio,
del tutto senza partecipazione di parti materiali della sostanza medicinale.
La più piccola dose di medicine dinamizzate nel modo migliore
nella quale, a conti fatti, può trovarsi tanto poco di materiale, che la piccolezza
non può esserne più pensata e afferrata dal miglior cervello matematico, manifesta, nel caso di malattia adatto, di gran lunga più forza guaritiva che grandi dosi della medesima medicina in sostanza.
Perciò quella dose sottilissima può contenere quasi unicamente, solo la pura, liberamente svelata, di tipo spirituale, forza di medicina, ed eseguire solo dinamicamente azioni così grandi
come non si è mai potuto ottenere
dalla sostanza medicinale grezza anche assunta in grande dose.
Non sono gli atomi corporei
di queste medicine altamente dinamizzate,
né le loro superfici fisiche o matematiche
(con cui si vogliono spiegare, ancor sempre abbastanza materialmente, ma invano
le forze maggiormente alte dei medicamenti dinamizzati); piuttosto giace in modo invisibile,
nel globulo così imbevuto o nella sua diluizione,
una forza medicinale specifica, rivelata quanto è possibile
e divenuta libera dalla sostanza di medicina,
che per contatto delle fibre animali viventi
(senza tuttavia comunicargli una qualsiasi materia, per quanto
sottilmente pensata)
e precisamente tanto più forte
quanto più con la dinamizzazione)
era divenuta libera e immateriale.
Ma è proprio così del tutto impossibile
alla nostra epoca vantata come ricca di menti intelligenti e illuminate, pensare Forza dinamica come qualcosa di incorporeo,
quando però ogni giorno si vedono fenomeni
che non si lasciano spiegare in altra maniera?
Se vedi qualcosa di schifoso e ti vien su da recere,
era forse allora venuto nel tuo stomaco un vomitivo materiale che lo ha forzato a questo moto antiperistaltico?
Non era forse unicamente l’èffetto dinamico
della veduta ripugnante sulla tua forza di immaginazione?
E quando alzi il tuo braccio,
avviene forse per uno strumento materiale visibile? Una leva? Non è unicamente la forza dinamica, di tipo spirituale r), della tua volontà che lo leva?
Come la Forza Vitale porti l’organismo alle manifestazioni morbose, cioè come essa crei la malattia: da questo come e perché
l’artefice della salute non può trarre alcun utile, ed essa gli rimarrà eternamente nascosta;
il Signore della Vita
ha messo davanti ai sensi di lui
soltanto quello che della malattia
gli era necessario sapere
e pienamente sufficiente per lo scopo di guarire.
Una delle più belle descrizioni di questa “cosa” o spirito di vita, ce l’ha lasciata l’Anonimo che ha scritto, nel XV° secolo, Il Trattato del Vero Sale Segreto dei Filosofi, in uno dei sonetti che precedono l’interessantissimo manoscritto in francese, che, tradotto liberamente, viene qui riportato:
Egli è uno Spirito-Corpo, della Natura primo nato,
molto comune e nascosto, molto vile e prezioso,
conservante e distruttore, buono e malizioso,
cominciamento, intermezzo e fine di ogni creato.
Triplice in sostanza, egli è sale in acqua pura
che tutto in basso coagula, ammassa e arrosa,
per mezzo della qualità degli alti cieli, secca, umida e calorosa,
ed è abile e adatta a ricevere ogni forma e figura.
La sola Alchimia, seguendo la Natura, ci fa vedere,
che egli cela nel suo centro un infinito potere,
dotato delle facoltà del Cielo e della Terra.
Egli è ermafrodito e dà l’accrescimento
a tutto ove, indifferente, viene in mescolamento,
per il fatto che in sé ogni seme rinserra.
[1] Anonimo, Trattato del Vero Sale: Tre Libri degli Elementi Chymici e Spagyrici, Manoscritto n. 368, Biblioteca Universitaria di Strasburgo, traduzione dal francese di Giorgini dr. Martino, Ed. Vis Medicatrix Naturae, Marradi 1992.
Lo Spirito Universale alchemico
Il Sale sostanza Divina
Poiché l’Alchimia insegna questa sostanza divina [trasportata dal sale], la quale è spirituale in tutte le cose, e mostra come estrarla, tramite operazioni, dalla corruzione degli Elementi, per poter usarne le virtù infinite, merita di essere chiamata Unica Filosofia Naturale.
E’ la vera ed unica filosofia della natura in quanto mostra la base o il fondamento o la radice di tutte le cose; la depurazione e l’esaltazione da cui nasce la trasmutazione dei metalli; la fertilità della terra e la crescita dei vegetali; la proroga della vita negli animali»[1].
«Quale notizia più grande possiamo avere riguardo ai generi e alle specie della natura, oltre a quella che l’Alchimia fa per mezzo della anatomia generale e particolare che insegna ad eseguire?
Metodo per conoscere la Sostanza Radicale
Non esiste un metodo più facile di quello trovato dall’Alchimia per ottenere la conoscenza integrale della sostanza radicale [radicale perché radice ovvero origine di tutte le cose]. Questa si toglie dal suo corpo, che la circonda come una veste, quel tanto da non apparire totalmente nuda; eccetto ai suoi servi prescelti i quali sanno quale riverenza usare e non la prostituiscono per ignoranza, come coloro che preferiscono abbracciare le ombre di Issione più che il corpo della nostra casta Giunone. Il corpo è mortale e corruttibile, da sé non possiede alcuna proprietà e virtù; bisogna comprendere che tutto procede da questo spirito seminale che è nascosto in lui.
Corruptio unis est generatio alterius
Ciò è visibile quando il corpo si corrompe e lo Spirito ne fabbrica uno nuovo o più corpi, dalle parti della rovina del primo, secondo il celebre assioma: «corruptio unis est generatio alterius»[2]. Il chicco di frumento che imputridisce sotto terra prova questa verità, perché per mezzo di questa putrefazione il corpo è come “aperto” e lo spirito interno seminale che era serrato là dentro spinge (come una mano di cui i cromosomi non sono altro che un “guanto”) uno stelo alla fine del quale egli produce una spiga fornita di parecchi chicchi, che sono totalmente simili a quello che si perde e si distrugge sotto terra.
Dalla terra non sale fino alla spiga, ma quello spirito la pervade a tal punto da produrre molti corpi simili a quello che abbandona e dal quale si allontana per la durata della corruzione e moltiplica sé stesso e si divide in più corpi simili al primo.
La Sostanza Seminale
Questa particella del grano, quasi sostanza seminale, è capace di moltiplicarsi in infiniti corpi simili al primo, e ogni corpo contiene questa virtù seminale di produrne simili a sé all’infinito»[3]!
«Codesta scienza che insegna questa virtù seminale, ovvero questo spirito di vita incluso in tutti e che riempie il mondo, e che è la vera ed unica forza (vis), deve essere ritenuta la vera Filosofia la sola perla delle Scienze Naturali»[4].
«L’Alchimia scopre, dopo aver fatto l’anatomia della natura in generale e in particolare e dopo aver scavato e penetrato fin nel suo centro, che l’origine e la radice delle cose è una sostanza spirituale omogenea, simile a se stessa in tutte le sue parti senza alcuna differenza, per formare la sua essenza diversa che i Filosofi dell’antichità hanno chiamato sostanza vitale, spirito di vita, luce, balsamo di vita, mummia vitale, caldo naturale, umido congenito, spirito e anima del mondo, forza di tutta la natura, forza soccorritrice della natura, vis medicatrix naturae, principio del movimento, entelechia, quinta essenza, mercurio di vita, mercurio filosofico e altri mille nomi che non serve ricordare. Questa sostanza spirituale, PRIMA ed UNICA semenza di tutte le cose, ha tre sostanze distinte, ma non differenti in se stessa. Infatti è omogenea, perciò unica, ma poiché in lei troviamo una caldo, un umido e un secco, tre cose che tra loro si distinguono, ma che non differiscono, quelle tre insieme sono sola essenza e sostanza radicale»[5].
Anatomia dello Spirito universale
«Poiché è certo che l’umido radicale è l’ultimo alimento del calore naturale, ciò fa si che egli non possa essere differente dal calore naturale. Infatti se il caldo differisse dall’umido, non si potrebbe nutrire con quello, poiché ci si nutre solo con le cose simili: se l’alimento in origine è diverso dal suo alimentato, è necessario che egli si liberi e si spogli da quella differenza e che attraverso diverse alterazioni sfugga al simile alimentato, prima di poter essere il suo ultimo alimento. Inoltre se differissero l’uno dei due tenterebbe di produrre il suo simile, a tal punto che nello stesso soggetto, o individuo naturale, si incontrerebbero tre forme differenti [una deriverebbe dal caldo, la seconda dall’umido e la terza dal secco]; nello stesso individuo si troverebbero così tre individui, la qual cosa non è, e non può essere.
Nella natura, dunque, non si può trovare niente altro di semplice e di omogeneo, tutte le altre cose sono composte ed eterogenee.
Questa sostanza radicale e fondamentale in tutte le cose è una nell’essenza, tre nei nomi, se così si può dire per far meglio comprendere.
Infatti questa sostanza, a ragione del suo fuoco o calore o caldo naturale, è chiamata zolfo; a ragione del suo umido , che è l’alimento adatto a questo fuoco, è chiamata mercurio; infine, a ragione di questo secco radicale, che è il cemento ed il legame di questo umido e del fuoco, la si chiama sale. Una stessa “cosa” unica nell’essenza ha tre nomi, ma non perché abbia tre sostanze diverse tra loro»[6]
[1] Giorgini dr. Martino & Williams dr. Elaine, Perché l’Alchymia deve essere considerata vera ed unica Filosofia e Scienza Naturale, Ed. Vis Medicatrix Naturae, Marradi 1993.
[2] la corruzione di uno è la generazione (la crescita) di un altro.
[3] Giorgini dr. Martino & Williams dr. Elaine, Trattato dell’Alchymia in forma di Compendio, Ed. Vis Medicatrix Naturae, Marradi 1993.
[4] Giorgini dr. Martino & Williams dr. Elaine, Perché l’Alchymia deve essere considerata... op. cit.
[5] Giorgini dr. Martino, Tutto quello che dovete sapere sull’Alchymia e sulla Spagyria, Ed. Vis Medicatrix Naturae, Marradi 1989.
[6] Fabbri dr. Giovanni Pietro, Compendium Secretorum Chymicorum, sumptibus Joannis Beyeri, Francoforte 1656.
Come l’amore è fattore e conservatore del tutto.
Prova che l'Amore è il conservatore universale.
Ma il secondo membro della nostra orazione, nel quale l’Amore si dice fattore e conservatore del tutto, così si pruova. Il desiderio di amplificare la propria perfezione è un certo Amore. La somma perfezione è nella somma potenzia di Dio. Questa dalla divina Intelligenzia è contemplata: e di qui la volontà divina intende fuor di sè producere: per il quale amore di multiplicare, tutte le cose sono da lui create.
L'Amore genera tutte le cose.
E però Dionisio disse: il divino Amore non lasciò il Re del tutto senza generazione in sè fermarsi.
Questo medesimo istinto di multiplicare, in tutti è dal sommo Autore infuso. Per questo i santi spiriti muovono i Cieli e distribuiscono i loro doni alle creature seguenti. Per questo le stelle il br lume spargono per gli Elementi. Per questo il Fuoco presta di sua natura all’Aria, l’Aria all’Acqua, e l’Acqua alla Terra. E per ordine opposito la Terra tira a sè l’Acqua: l’Acqua l’Aria: l’Aria il Fuoco. E ciascuna erba e alberi, appetendo multiplicare suo seme, generano effetti simili a loro. Similmente i bruti e gli uomini allettati dalla cupidità medesima, sono tirati a procreare figliuoli.
Il simile attira il suo simile.
Se l’Amore fa ogni cosa, certamente ogni cosa conserva: perchè a un medesimo si appartiene l’uffizio di fare e di conservare. Senza dubbio i simili sono dai simili conservati: e lo Amore il simile tira al simile. Tutte le parti della Terra per forza di scambievole Amore tra loro come simili s’accostano: e tutta la Terra a uno centro del Mondo, come a simile suo, discende. Ancora le parti dell’Acqua tra loro e con tutto il corpo dell’Acqua, a luogo conveniente si muovono. Questo medesimo le parti dell’Aria e del Fuoco fanno: e le Sfere dell’Aria e del Fuoco alla regione superna, come simile, per amore di quella salgono. Il cielo ancora, come dice Platone nel Libro Del Regno, si muove per innato Amore: perchè l’Anima del Cielo è tutta insieme in qualsivoglia punto del Cielo.
Il Cielo ricerca e desidera l'Anima
Il Cielo adunque, desideroso di fruire l’Anima, corre, acciochè, con tutte le parti sue, goda per tutto l’Anima tutta: e vola velocissimamente per trovarsi quanto è possibile tutto insieme, dovunque l’Anima è tutta insieme. Oltre a questo la superficie concava della sfera maggiore, è il luogo naturale della sfera minore. E perchè qualsivoglia particella di questa, egualmente conviene con qualsiasi particella di quella, sommamente qualunque punto di questa appetisce toccare tutti i punti di quell’altra. Se il Cielo stesse fermo, toccherebbono bene l’una l’altra: ma non l’una tutte. Correndo, ottiene quasi quello, che ei non potrebbe ottenere posando. Corre dunque velocissimamente, acciochè qualsivoglia parte di lui quasi nel medesimo tempo tocchi tutte quelle altre il più che è possibile. Oltre a questo per la unità delle sue parti, tutte le cose si conservano, e per la dispersione si guastano.
Amore ovvero la concordia degli umori e degli elementi degli esseri viventi
E la unità delle parti dallo Amore, che è tra quelle, nasce; e questo si può vedere negli umori de’ corpi nostri e negli elementi del Mondo: per la concordia de’ quali (secondo che disse Empedocle Pitagorico) il Mondo e il corpo nostro consiste: e per la discordia si disperge. E la concordia in questi nasce da naturale Amore. Per questo Orfeo dello Amore così cantò: « Tu solo, Amore, reggi le redini di tutte le cose mondane ».