Le zone in permacultura

Lunedì 22 Dicembre 2014 18:52
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Mappa visuale delle zone in permacultura

Le zone in permacultura

Per una pianificazione energetica efficiente, il paesaggio su cui si opera viene suddiviso in zone.


Ad ogni zona è adibita una destinazione d'uso e una distanza dall'abitazione in base alla frequenza d'intervento umano.


Idealmente in permacultura si identificano le seguenti zone:












  • Zona 2 è una zona intensamente curata e densamente coltivata. Le strutture in questa zona includono terrazzamenti, siepi, graticci e specchi d'acqua. Possono essere presenti anche alcuni grandi alberi che ospitano sotto la loro chioma un complesso sistema di specie erbacee ed arboree, in particolare piante da frutto. In questa zona vengono anche collocate specie vegetali e animali che richiedono cura e osservazione e l'acqua vi è distribuita estesamente con irrigazione a goccia. È permesso l'accesso libero degli animali da cortile in aree selezionate e vi può essere un'area destinata al pascolo degli animali provenienti dalla zona 3.
     
  • zona 3Zona 3 sono presenti alberi da frutto che non necessitano di potatura e pacciamatura, pascoli e aree più estese per animali, da carne e non, e le colture principali. In questa zona sono presenti grandi alberi che assolvono anche alla funzione di barriere frangivento e fonti di foraggio.






  • Zona 4 poco curata, semi selvaggia. Adatta alla raccolta di frutti selvatici, alla forestazione e ad ospitare animali selvatici. Oltre a questo è la zona destinata alla produzione di legname pregiato.




  • Zona 5 è lasciata allo stato naturale. Questa zona è fatta per osservare ed imparare, la progettazione non deve interessarla.













E ora vediamo l'insieme strutturato e organizzato.





Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Dicembre 2014 18:56  
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